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Cronaca lunedì 26 giugno 2017 ore 14:00
Annullata la gara Consip sui servizi legali
Lo ha deciso il Consiglio di Stato: "Requisiti economici elevatissimi, platea dei concorrenti troppo ristretta, violati i limiti di concorrenza"
ROMA — Il Consiglio di Stato ha annullato la gara bandita nel marzo 2016 dalla Consip, la centrale acquisti del Ministero dell'economia, per i servizi di consulenza legale e strategica. Secondo i giudici, l'ente ha violato "i limiti di concorrenza, ragionevolezza e proporzionalità".
In particolare la Consip avrebbe inserito nel bando requisiti economici così elevati da restringere enormemente la platea dei professionisti in grado di partecipare. Alla fine erano infatti solo tre, producendo, sottolineano i giudici, un effetto di "sbarramento del mercato".
Il Consiglio di Stato ha contestato alla Consip anche di aver accorpato in un unico macrolotto da 23 milioni di euro una serie di servizi molto diversi fra loro che invece avrebbero dovuto essere messi a gara in modo frazionato.
Il ricorso contro il bando per i servizi legali era stato presentato da un avvocato specializzato in diritto civile e amministrativo, Filippo Calcioli, e in sede di Tar era stato respinto. Il Consiglio di Stato invece lo ha accolto.
"Attraverso il maxibando la Consip aveva affidato tutti i servizi legali e di consulenza strategica alla multinazionale Ernest Young e ad unico studio legale scelto dalla stessa società - ha commentato l'avvocato Gianluigi Pellegrino, difensore di Calcioli - Si è avuto il paradosso che proprio Consip, la società pubblica che dovrebbe avere cura della maggiore concorrenza negli appalti e negli affidamenti in tutto il paese, ha posto in essere una condotta gravemente discriminatoria, anticoncorrenziale e quindi anche contraria alla ricerca della migliore qualità delle prestazioni".
Nella causa di fronte al Consiglio di Stato la Consip è stata condannata a pagare le spese legali ed era difesa dall'avvocato Alberto Bianchi, consulente esterno dell'ente e presidente della Fondazione Open che fa capo a Matteo Renzi.
Al di là delle decisioni dei tribunali amministrativi, anche la procura di Roma sta indagando sugli incarichi affidati dalla Consip a professionisti esterni: nelle scorse settimane la Guardia di Finanza ha perquisito la sede romana dell'ente e ha sequestrato una serie di documenti. Nell'ufficio legale interno lavorano in pianta organica 49 dipendenti.
La Consip è al centro anche di un'altra inchiesta delle procure di Roma e di Napoli per corruzione e turbativa d'asta in un appalto da 2 miliardi e 700 milioni di euro per i servizi di manutenzione negli edifici pubblici e in altre gare come quella per la pulizia delle scuole da un miliardo e 600 milioni di euro (vedi articoli collegati).
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