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Lavoro giovedì 13 febbraio 2020 ore 16:30

Operaie Piaggio sul tetto, protesta a oltranza

In dieci hanno dormito nelle tende sul tetto del "palazzo blu". Dopo anni di contratti precari in Piaggio si attendevano un'assunzione, mai arrivata



PONTEDERA — Sono quaranta, dieci operai e trenta operaie, i precari storici di Piaggio che non vengono più chiamati dall'azienda quando invece, dopo anni di contratti a termine, si attendevano un contratto indeterminato, come tra l'altro previsto dagli accordi aziendali. E sono dieci le operaie che questa notte hanno dormito nelle tende allestite da ieri sul tetto del "palazzo blu" di viale Africa, con il sostegno della Usb, in segno di protesta. Protesta che è definita "a oltranza".

"Le lavoratrici precarie licenziate dalla Piaggio sono arrivate al secondo giorno di protesta - hanno fatto il punto dall'Unione sindacale di base -. Questa notte una delegazione di 10 lavoratrici ha dormito sul tetto del Palazzo blu di Pontedera affrontando il freddo e il forte vento. Anche se la situazione inizia ad essere pesante la determinazione non manca e la volontà è quella di continuare ad oltranza".

Le lavoratrici in protesta chiedono che le istituzioni locali si schierino apertamente dalla loro parte, sostenendo le loro rivendicazioni. Ma trascorse 24 ore di protesta, sul tetto di palazzo blu sono arrivate solo poche attestazioni di protesta.

"Ringraziamo tutte le persone che, nella giornata di ieri, sono venute a portare solidarietà fin sopra al tetto - hanno scritto in proposito dall'Usb -. Da registrare che gli unici Consiglieri Comunali che si sono presentati, probabilmente con volontà provocatoria, sono stati quelli della lega nord. Da parte delle istituzioni locali e regionali ancora nessun segnale. Un dato, questo, che giudichiamo abbastanza grave. Ci chiediamo, anche a fronte di tutto il sostegno che il nostro territorio ha dato negli anni a questa azienda, se vi sia l'intenzione di intervenire affinché i lavoratori e le lavoratrici siano tutelate di fronte a una multinazionale che evidentemente è libera di fare quello che vuole".



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