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Imprese & Professioni domenica 15 dicembre 2019 ore 13:00

​La truffa corre porta a porta e online

Continuano i tentativi di raggiri porta a porta, ma non si può dire che il mercato virtuale di Internet sia del tutto scevro da pericoli.



TOSCANA — Alla fine della scorsa estate, una coppia di uomini italiani di mezza età è stata fermata dopo aver effettuato vari raggiri porta a porta in Valdera, Cascina e Pisa ai danni di vari residenti, soprattutto anziani. Catenine simil oro, orologi e profumi venivano proposti a prezzi incredibilmente bassi, millantando qualità improbabili. Unica condizione: concludere subito l'affare con contanti o carta bancomat. La pronta chiamata di una signora alle forze dell'ordine ha fermato il copione che sembra andasse avanti già da un po'.

Truffe: dal porta a porta all'online

Se dunque continuano ancora oggi i tentativi di raggiri porta a porta, non si può certo dire che il mondo virtuale di Internet sia del tutto scevro da pericoli. L'ultima tendenza in ambito di truffe virtuali ha preso di mira soprattutto Postepay, la carta ricaricabile emessa dalla Poste che secondo alcuni dati statistici, viene usata in più di un terzo di tutte le transizioni online effettuate dagli italiani. Questo mezzo è sostanzialmente sicuro, tanto che esistono veri e propri Casinò postepay , analizzati da truffa.net, che garantiscono la totale garanzia sulle transazioni effettuate. Il pericolo però corre sulla posta elettronica.

Postepay: occhio alle email sospette

Se dunque il sistema di pagamento Postepay è sostanzialmente sicuro, bisogna comunque tenere sempre alta la guardia nei confronti di chi sfrutta ogni mezzo per cercare di truffare il prossimo. E vista proprio la grande diffusione di questo mezzo, sono state accertati molti tentativi, tramite posta elettronica di phishing. Questa parola inglese indica il tentativo ingannevole di farsi fornire informazioni personali per prelevare poi denaro nel caso della Postepay.

Come funziona la truffa Postepay via email

Come prevenire questo pericolo dunque? Molto semplice. Se al vostro indirizzo di posta elettronica dovessero arrivare email da parte delle Poste Italiane che richiedono per qualche particolare motivi i vostri dati di accesso o con la presenza un link da cliccare per riattivare l'account, non fate assolutamente nessuna delle due operazioni.

Con programmi molto semplici da trovare, i malintenzionati riescono a camuffare la loro mail spacciandola per un messaggio inviato dalle Poste che invece non vi richiederanno mai i vostri dati tramite email o di riattivare il vostro account tramite il clic sul link. In questo secondo caso, attiverete molto probabilmente un virus o uno spyware con cui il truffatore digitale riuscirà a carpire dal vostro PC o dal vostro smartphone tutti i vostri dati sensibili. Chi si spinge ancora più in là nel tentativo di truffa, arriva a chiedere direttamente anche i dati del vostro conto corrente alle Poste per cercare di svuotarlo nei tempi più rapidi possibili.

Come già scritto, nel caso in cui vi arrivi una mail del genere, la prima cosa da fare è di non cliccare sui link presenti all'interno del corpo del messaggio e men che mai rispondere al messaggio e comunicare qualsiasi dato al mittente truffaldino che non aspetta altro. Con queste due piccole cautele non rischierete in alcun modo di mettere in pericolo i vostri dati personali. Sarebbe poi opportuno inoltre segnalare il tentativo di truffa sia alle Poste Italiane che alla Polizia Postale nel cui sito esiste un pulsante per denunciare direttamente qualsiasi tipo di reato informatico.

Truffe online: sono i millennials i più colpiti

Stando ad alcune recenti statistiche, a sorpresa la fascia di età preferita dai truffatori è quella dei millennial. Nonostante dunque siano veri e propri nativi digitali, cadono spesso nella rete dei truffatori digitali sia per colpa dei tentativi di phishing che per una eccessiva facilità nell'utilizzare una sola password per i più svariati account di servizi online. Sotto il profilo invece della riuscita della truffa, i più colpiti sono gli over 55 che disponendo mediamente di maggior denaro, una volta caduti in trappola, si vedono cifre più elevate fatte scomparire dal malintenzionato di turno.

PSD2: la nuova direttiva europea della sicurezza

Per aiutare gli utenti a salvaguardare la propria privacy ed i propri dati, dallo scorso 14 settembre è entrata in vigore al direttiva europea PSD2 che aumenta ulteriormente la sicurezza dei conti correnti bancari online. Il nuovo sistema si basa su tre pilastri: la conoscenza di una password o di un pin che sia conosciuto esclusivamente dall'utente, il possesso di uno strumento digitale che sia posseduto soltanto dall'utente come uno smartphone o un token e l'inerenza ovvero qualcosa che l'utente è come un'impronta digitale o il riconoscimento facciale. Tra qualche mese sarà interessante scoprire se a livello europeo, le statistiche di truffe e raggiri online siano effettivamente diminuiti dopo l'introduzione della PSD2.


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