Questo sito contribuisce alla audience di 
Toscana Media News quotidiano online.
Percorso semplificato Aggiornato alle 11:02 METEO:FIRENZE10°22°  QuiNews.net
Toscana Media News - Giornale Online
venerdì 29 marzo 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Le immagini del ritrovamento del 16enne scomparso da Colico: l’abbraccio con i genitori

Attualità martedì 25 febbraio 2020 ore 05:55

Sindacato dei medici contro l'ordinanza regionale

Il segretario regionale Marini contesta la disposizione sulla "contattabilità telefonica" permanente dei medici, anche durante le ore ambulatoriali



FIRENZE — Il Sindacato Medici Italiani esprime forti perplessità nei confronti dell'ordinanza della Regione Toscana del 23 Febbraio 2020 che dispone "ulteriori integrazioni alle misure organizzative ed attuative contro la diffusione della malattia infettiva Covid19".

"Lo SMI stigmatizza nettamente il metodo con cui si è pervenuti alla sua emanazione ed il suo stesso contenuto - scrive in una nota il segretario regionale del sindacato Nicola Marini - Per l'ennesima volta si è giunti ad una decisione senza il coinvolgimento, da subito, di tutte le organizzazioni sindacali legittimate a rappresentare i medici che lavorano sul campo".

Ma lo Smi contesta ordinanza soprattutto nel merito, per  l'impegno richiesto ai medici di medicina generale di una "contattabilità telefonica" permanente dalle 8 alle 20 nei giorni feriali, anche nelle ore di presenza ambulatoriale. Un impegno che interferirsce "pesantemente con la normale e serena attività clinica rivolta a tutta la platea delle patologie dei pazienti - spiega Marini - considerando l'elevato numero di patologie croniche, di polipatologie, di riacutizzazioni, di recidive". 

Analoga contestazione riguarda la consultazione telefonica permanente nei giorni festivi dalle 8 alle 20 che, secondo il sindacato, esula dagli obblighi previsti dall'Accordo Collettivo Nazionale, legge dello Stato e ne costituisce una vera violazione.

"Questa misura equivale ad una vera precettazione dei medici e sarebbe pienamente giustificata solo da uno stato di maxiemergenza, ripetutamente escluso dagli organi istituzionali della Regione e per cui, secondo SMI , non esistono comunque i presupposti non essendosi verificato, finora, nessun caso in Toscana secondo le stesse dichiarazioni ufficiali - spiega Marini - Di fatto, si obbligano i medici a diventare niente più che un call center sempre, comunque e dovunque, con tutti i limiti operativi citati e le cadute di natura deontologica connesse".

"Infine è assolutamente surreale chiedere ai medici di base, allo stato dei fatti, di "programmare e regolare gli accessi agli ambulatori" vista la reale situazione logistica della stragrande maggioranza degli studi medici, oltretutto dovendo sempre considerare i limiti precisi previsti dal d.lgs. 81/2008 - conclude lo Smi - Questo, secondo SMI, denota la completa perdita del senso di realtà da parte degli organi di governo regionali forse causato dall'enorme pressione mediatica e dall'ansia legata alla responsabilità per l'emergenza epidemiologica nazionale".

"Il Sindacato Medici Italiani comunque rispetta l'ordinanza per senso di responsabilità civica ed istituzionale - conclude Marini -- si dichiara pronto a sostenere qualsiasi iniziativa indispensabile per la salvaguardia della salute pubblica,in particolar modo se si dovessero manifestare anche in Toscana casi di Covid19".


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno