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Lavoro lunedì 03 novembre 2014 ore 12:35

Sciopero Infermieri, niente interventi chirurgici

Paolo Porta (Nursind) sulle ragioni dello sciopero - Dichiarazione

Sono circa 30.000 in tutta Italia gli interventi rinviati a causa della mobilitazione nazionale indetta dal sindacato Nursind. Sit-in a Montecitorio



ROMA — In Toscana gli infermieri iscritti al sindacato Nursind, il primo della categoria in Italia come numero di affiliati, sono oltre cinquemila; di cui poco più di 1000 tra Empoli e Firenze e circa 1200 a Pisa.
Numeri importanti se si considera che a livello nazionale il Nursind conta 22 mila iscritti.

E infatti è proprio dalla Toscana che sono partiti molti degli infermieri che hanno organizzato il sit-in a Montecitorio: dei 1000 partecipanti, infatti, oltre 200 sono arrivati a Roma su 5 pullman partiti da Firenze, Lucca, Arezzo e Pisa. Un'ampia adesione, tanto che tutti gli ambulatori dell'empolese oggi sono rimasti chiusi, mentre al Cto di Firenze hanno funzionato 10 sale operatorie su 15

Al centro della protesta nazionale, il blocco del turn over che non permette il ricambio generazionale (gli infermieri disoccupati in Italia sono attualmente 25.000); poi il blocco degli stipendi da cinque anni e le conseguenze dei nuovi tagli annunciati dal governo Renzi nella legge di stabilità, che dovrebbero riguardare solo gli sprechi ma, secondo il Nursind, potrebbero compromettere il sistema di garanzia sui livelli essenziali di assistenza.

"Le adesioni allo sciopero sono state superiori alle aspettative - ha dichiarato il segretario dalla Nursind Andrea Botega - Gli infermieri di turno nei reparti sono tenuto a svolgere le attività di competenza del proprio profilo e le sole prestazioni di assistenza sanitaria d'urgenza. I disagi che si stanno verificando in molti ospedali sono dovuti al fatto che le aziende hanno provveduto in ritardo ad organizzare il contingentamento''.


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