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Attualità venerdì 15 maggio 2020 ore 23:15

Aperture dal 18 Maggio, accordo Governo-Regioni

Primo ok sul documento unitario delle Regioni. Il testo integrale con le misure per ristoratori, balneari, commercianti, servizi alla persona, sport



ROMA — Dopo un serratissimo confronto, le Regioni e le province autonome italiane hanno proposto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte un documento unitario in cui hanno definito le misure di sicurezza per la riapertura a partire dal 18 Maggio di molte attività economiche ancora chiuse per l'emergenza coronavirus. 

Le prescrizioni previste dalle Regioni superano le linee guida dell'Inail e dell'Iss diffuse nei giorni scorsi e sono decisamente più applicabili, ad esempio fra i clienti dei ristoranti è previsto solo un metro di distanza e fra gli ombrelloni in spiaggia dieci metri quadri. In fondo all'articolo trovate il documento integrale, scaricabile. 

Il premier ha già espresso un primo orientamento positivo sulla proposta delle Regioni che dovrà essere confermato dal Consiglio dei Ministri, fermo restando che se la curva dell'epidemia di Covid risalisse, il governo potrebbe emanare subito nuove restrizioni.

L'accordo raggiunto fra il Governo e le Regioni è stato reso noto con un comunicato il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, governatore dell'Emilia Romagna".

“Accordo pieno con il Governo sulla fase di partenza che prende il via il 18 maggio - dichiara Bonaccini nella nota - Il Presidente del Consiglio, nelle more del Consiglio dei Ministri impegnato nell'approvazione del decreto legge che disciplinerà il regime delle nuove aperture dal prossimo lunedì, ha espresso un primo orientamento positivo sulla proposta avanzata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che coniuga responsabilità, sicurezza, flessibilità e autonomia”.

“La collaborazione istituzionale sta portando a costruire un decreto legge che risponde alle esigenze dei territori - ha sottolineato Bonaccini - e a un accordo che si basa sull’applicazione delle linee guida omogenee formulate dalle Regioni per una riapertura sicura delle attività economiche fin qui sospese".

Nel comunicato della Conferenza delle Regioni si legge ancora che "il Governo stabilirà l’apertura già preannunciata di alcune attività (servizi alla persona, vendite al dettaglio) e saranno le Regioni a stabilire quali altre attività aprire a partire dal nuovo provvedimento del Governo, sulla base dei dati tecnici quotidianamente raccolti, sulla base di protocolli regionali discendenti da linee guida nazionali omogenee e condivise". 

Bonaccini però nella nota non indica date precise, limitandosi a sottolineare che "l’obiettivo è quello di dare certezza agli operatori e ai consumatori assicurando allo stesso tempo un’applicazione il più possibile omogenea su tutto il territorio nazionale".

Le prossime tappe del lungo percorso verso la ripartenza del 18 Maggio - che dovranno consumarsi durante il weekend - quindi sono: 

1) approvazione di un nuovo decreto del governo che recepisce formalmente la proposta delle Regioni e poi emanazione di un nuovo decreto del presidente del Consiglio in cui vengono specificate le attività che possono riaprire il 18 Maggio (a suo tempo il premier Conte citò i negozi al dettaglio, i musei, le mostre, le biblioteche e gli allenamenti degli sport di squadra);

2) emanazione di eventuali ordinanze dei presidenti delle Regioni che, in deroga al decreto del governo, autorizzano all'interno del loro territorio l'apertura anche di altre attività, dal 18 Maggio oppure nelle settimane successive.

Per quanto riguarda la Toscana, il presidente della Regione Enrico Rossi ha ribadito anche oggi che ritiene necessario autorizzare le riaperture in modo graduale. Vedremo sabato o al massimo domenica in quale cronogramma si concretizza questa gradualità.

Sempre nel corso del fine settimana il governo emanerà un altro decreto con le nuove disposizioni per gli spostamenti delle persone, le autocertificazioni e altre norme. Fra le novità potrebbe esserci la riapertura delle frontiere italiane dal 3 Giugno ai cittadini dei Paesi dell'Unione Europea, senza quarantena di due settimane per chi entra in Italia, al fine di rilanciare il turismo.

LA PROPOSTA DELLE REGIONI PER LE RIAPERTURE

Le linee di indirizzo comuni per la riapertura in sicurezza presentate dalle Regioni riguardano: 

- la ristorazione; 

- le attività turistiche (balneazione); 

- le strutture ricettive; 

- i servizi alla persona (parrucchieri ed estetisti); 

- il commercio al dettaglio; 

- le piscine e le palestre; 

- gli uffici aperti al pubblico; 

- la manutenzione del verde; 

- musei, archivi e biblioteche.

"E’ un documento che verrà richiamato o recepito negli stessi provvedimenti che il Governo si appresta a varare, riconoscendone la coerenza con i criteri fissati dall'Istituto superiore di sanità e da Inail - conclude il presidente della Conferenza delle Regioni -  Un contributo che testimonia il grande senso di responsabilità ed il pragmatismo con cui le Regioni hanno impostato il confronto con il Governo, consentendo ora la riapertura sicura di tante attività sospese”.

Qui sotto il testo integrale della proposta delle Regioni al Governo, scaricabile


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