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Attualità giovedì 23 luglio 2020 ore 18:30

Quei 389 morti per Covid con meno di 50 anni

Nuovo studio dell'Istituto superiore di sanità sui decessi in Italia. Il 6,6% delle vittime al momento del ricovero non presentava sintomi



ROMA — L'Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato un nuovo studio sulle persone che non sono sopravvissute in Italia all'infezione da Covid-19, analizzando i dati di 34.142 deceduti su un totale di 35.085. I risultati mettono in discussione alcune credenze comuni sulla malattia, tipo che muoiono solo gli anziani già afflitti da altre malattie e che, partendo da sintomi lievissimi, la situazione non possa peggiorare fino alla morte.

IL FATTORE ETA'

A 5 mesi dall'inizio dell'emergenza, l'età media delle vittime dell'epidemia sul territorio italiano resta molto alta, 80 anni, con una prevalenza di uomini (57,6%) rispetto alle donne. Ma ci sono 389 persone con meno di 50 anni che non hanno superato la malattia e di questi, 86 avevano meno di 40 anni (56 uomini e 30 donne). La presenza di gravi patologie pregresse è stata riscontrata in 64 di questi casi (per lo più da malattie cardiovascolari, renali, psichiatriche, diabete e obesità) ma 14 persone con meno di 40 anni, quando sono rimaste contagiate dal nuovo coronavirus, non avevano alcuna malattia di rilievo: il Covid per loro è stato ugualmente fatale.

I SINTOMI PIU' DIFFUSI

Per quanto riguarda i sintomi manifestati inizialmente dalle persone che sono poi decedute, i sintomi più diffusi sono febbre, dispnea (respirazione alterata e difficoltosa) e tosse. Meno frequenti diarrea e emottisi (emissione di sangue con la tosse). Fa riflettere il dato che il 6,6 % dei positivi al Covid che sono morti non presentava alcun sintomo al momento del ricovero in ospedale.

COMPLICANZE

La complicanza più frequentemente osservata nei malati di Covid che non sono sopravvissuti è l'insufficienza respiratoria (quasi il 96% dei casi), seguita dal danno renale acuto (22,7%) e dal danno miocardico acuto (10%).

TEMPI

Nelle vittime del Covid in Italia, il tempo medio trascorso fra l'insorgenza dei sintomi e il decesso è stato di 12 giorni, dall'insorgenza dei sintomi al ricovero 5 giorni e dal ricovero al decesso 7. Per coloro che vengono trasferiti in rianimazione, il tempo dal ricovero al decesso è stato di 4 giorni più lungo.

LE TERAPIE SOMMINISTRATE

L'86% dei pazienti che non sono sopravvissuti al Covid aveva assunto una terapia antibiotica, il 59% la terapia antivirale, il 40% quella steroidea. In 974 casi erano state somministrate tutte e 3 le terapie. Al 4,4% dei pazienti deceduti è stato somministrato il farmaco tolicizumab.

LE DIAGNOSI AL MOMENTO DEL RICOVERO

Al momento del ricovero, al 91,6% delle persone morte per Covid erano state associate  diagnosi compatibili con il Covid-19: polmonite, insufficienza respiratoria, febbre, dispnea, tosse.

In 307 casi però la diagnosi iniziale non aveva alcuna correlazione con l'infezione: le persone in questione erano state ricoverate per infarti, ictus, scompensi cardiaci, tumori, patologie gastrointestinali e altre 116 malattie. Poi è stata scoperta la positività al coronavirus.


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