Attualità giovedì 28 gennaio 2016 ore 12:48
Il no di Dacia Maraini alla mattanza dei cinghiali
Intervento della scrittrice sulla legge di contenimento degli ungulati in Toscana: "Presidente Enrico Rossi, sospenda subito la legge Remaschi"
FIRENZE — "Questa è un'azione violenta, non si fa un massacro di animali come
questo. Io direi di sospendere questa legge e di trovare delle
alternative che non siano così cruente" così Dacia Maraini, in un breve intervento spiega la sua adesione all'appello "Toscana rossa... di sangue" che
chiede al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, di fermare
l'iter della legge che liberalizza per tre anni la caccia agli ungulati e promuove una filiera della carne selvatica.
I promotori della campagna chiedono che la discussione sia impostata su
basi nuove, privilegiando le opzioni non cruente, che sono anche le
uniche in grado di assicurare risultati permanenti in termini di controllo delle popolazioni e protezioni delle colture e
delle strade.
La campagna chiede quindi il censimento indipendente
degli ungulati; la verifica di un'eventuale sovrappopolazione zona per zona; interventi diretti di protezione delle
colture (barriere fisiche e olfattive e altre misure simili), con
risarcimenti effettivi per i danni comunque riportati; interventi
diretti
per prevenire incidenti stradali (passaggi protetti, protezioni, avvisi
specifici); se necessario, utilizzo delle più moderne tecniche di
immunocontraccezione per ridurre il tasso di riproduzione.
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