Negozi, le condizioni per chi riapre in Toscana

FIRENZE — Domani è il giorno in cui librerie, cartolerie e negozi di abbigliamento per bambini e neonati potranno riaprire i battenti in Toscana e in gran parte d'Italia (alcune Regioni come Piemonte e Lombardia hanno invece disposto il blocco delle riaperture). Il permesso di riaprire il 14 aprile è arrivato, infatti, dal governo che però, come abbiamo scritto (leggi l'articolo) non ha precisato modalità precise per regolamentare gli accessi negli esercizi commerciali come, ad esempio, il fare spesa a cognomi alterni che ha trovato l'approvazione della maggioranza dei lettori di QUInews ToscanaMedia che hanno partecipato al nostro sondaggio online.

Per scongiurare nuove occasioni di contagio, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, con una nuova ordinanza ha dettato le condizioni sulla base delle quali questi negozi potranno tornare a tirare su il bandone. In assenza di esse, la riapertura dovrà slittare.  “Si tratta di ulteriori misure restrittive – spiega Rossi – per la salute di tutti, perché prima ancora di discutere quando riaprire è importante soffermarsi su come riaprire, per la massima sicurezza dei lavoratori e il contenimento del virus”.

L'ordinanza pone come prima condizione la sanificazione degli ambienti e degli impianti di aerazione dei negozi. Viene poi il monitoraggio delle condizione di salute dei dipendenti: in caso di febbre o altri sintomi influenzali il lavoratore è obbligato a rimanere casa e il datore di lavoro deve assicurarsi ogni giorno, all’inizio del turno, il rispetto della disposizione, anche mediante autocertificazione del dipendente.

C'è poi il capitolo degli spostamenti verso il luogo di lavoro che "devono avvenire senza contatti e quindi preferibilmente con il mezzo individuale. Chiediamo che laddove si usi il mezzo pubblico sia fatto obbligo al datore di lavoro di fornire mascherine monouso e guanti", ha aggiunto Rossi.

Le altre disposizioni riguardano le norme igieniche: l’obbligo alla frequente e minuziosa pulizia delle mani, di indossare guanti monouso e mascherine in tutte le possibili fasi lavorative che assieme ai detergenti dovrà fornire il datore di lavoro. C'è poi il rispetto della distanza di sicurezza tra le persone che dovrà essere di almeno un metro e 80 centimetri e non solo un metro. Nell’ordinanza toscana si invita, per quanto possibile, anche a posizionare pannelli di separazione tra i lavoratori e l’utenza. I dipendenti dovranno essere informati sui comportamenti da tenere. 

Gli ingressi nei negozi, poi dovranno essere scaglionati, anche in funzione degli spazi disponibili e differenziando, se possibile, i percorsi di entrata e uscita. Entra solo chi indossa mascherina protettiva che copra naso e bocca e dopo sanificazione delle mani ed aver indossato guanti monouso. Per questo all’ingresso di ogni negozio ci dovrà essere un dispencer con liquido per lavarsi le mani e guanti da poter indossare. I clienti in attesa di entrare dovranno rispettare, anche fuori, la distanza di un metro e ottanta centimetri tra loro. 

I negozi dovranno inoltre essere sanificati due volte al giorno.

"Insomma, per entrare in libreria si sta in fila a 1,8 metri, ci si lavano le mani, si indossa la mascherina e si mettono i guanti. Anche all'interno deve essere garantita la distanza", ha precisato il presidente spiegando che solo a queste condizioni si potrà riaprire.

Sempre domani potranno rimettersi in moto anche attività come la selvicoltura, la manutenzione delle aree forestali e delle opere idrauliche, la filiera della carta e del cartone.

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