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Attualità sabato 28 marzo 2020 ore 18:15

Tutele anti-covid, ecco cosa devono fare i datori di lavoro in Toscana

Varate le prescrizioni regionali per aziende, supermercati e negozi rimasti aperti: mascherine, distanze, barriere, accessi controllati, sanificazioni



La giunta regionale ha varato il provvedimento che riepiloga i corretti comportamenti che devono essere messi in atto in tutte le attività non sanitarie rimaste aperte durante l'emergenza coronavirus perché ritenute dal governo essenziali e di pubblica utilità

Queste raccomandazioni sono state messe a punto in accordo con i servizi di prevenzione, igiene e sicurezza delle aziende sanitarie toscane e con il contributo delle associazioni dei datori di lavoro e dei sindacati. 

CHE COSA DEVONO FARE I DATORI DI LAVORO

- informare i lavoratori e chiunque entri in azienda per qualsiasi motivo (affiggendo manifesti o consegnando prodotti informativi) delle disposizioni date dalle Autorità, ed in particolre:

  • l’obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre o altri sintomi influenzali;
  • divieto di accesso per chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti stretti con soggetti risultati positivi al Covis-19 o provenga da zone a rischio;
  • l’obbligo di dover dare tempestiva comunicazione qualora si verifichino sintomi influenzali;
  • raccomandazione di lavare le mani spesso e minuziosamente;
  • mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro dagli altri lavoratori.

- Attivare lo smart working (come stabilito dal DPCM 11 marzo) per tutte le figure professionali che possono svolgere lavoro a distanza;

- Garantire la distanza di almeno un metro tra i lavoratori in tutto il ciclo produttivo ed all’interno degli uffici (prevedere anche il necessario ricambio d’aria negli ambienti di lavoro);

- In alternativa alla distanza di almeno 1 metro, dotare i lavoratori di mascherine di tipo chirurgico (se si sceglie questa opzione le mascherine si raccomanda che siano indossate da tutti i presenti, compresi quelli che operano a distanza maggiore di un metro). Nel provvedimento della Regione si sottolinea che il mantenimento della distanza e l’uso di mascherine non possono essere considerati equivalenti, è necessario fare ogni sforzo perché, principalmente, venga garantita la distanza di sicurezza. Si raccomanda inoltre – dove possibile - di separare gli ambienti con barriere o separatori di tipo fisico, in modo da evitare occasioni di contatto tra gruppi di lavoro diversi, in particolare tra lavoratori dotati di mascherina e lavoratori privi di mascherina.

- Far rimanere a bordo dei propri mezzi, per quanto possibile, gli autisti di furgoni e camion in arrivo per il rifornimento dei magazzini. Non è consentito l’accesso agli uffici per nessun motivo. Per le attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà restare rigorosamente alla distanza di almeno un metro dal personale dell’azienda.

- Individuare o installare servizi igienici (diversi da quelli in uso al personale interno) riservati a fornitori/trasportatori o altro personale esterno, se possibile. Garantire una adeguata pulizia giornaliera.

- Definire percorsi e procedure di ingresso, transito e uscita per il personale esterno, riducendo al massimo le possibili occasioni di contatto con il personale interno.

- Separare nettamente nelle attività di magazzino le zone di contatto con l’esterno (ricevimento e spedizione) con le altre, limitando scambi di personale.

- Organizzare l’orario di lavoro in modo da limitare la compresenza dei lavoratori e ridurre al massimo i contatti; creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili, evitando il “contatto” fra gruppi diversi.

- Contingentare l’accesso agli spazi comuni, prevedendo ventilazione continua nei locali, un tempo ridotto di sosta all’interno e il mantenimento della distanza di sicurezza di almeno un metro tra le persone. Queste disposizioni valgono anche durante le soste per riposo, la mensa e l’ utilizzo degli spogliatoi.

- Nel caso in cui esista una sala d’attesa per esterni, disporre i sedili in modo che non sia consentito di sedersi vicini, ma sia mantenuta la distanza di sicurezza di almeno un metro.

- Ogni mezzo o strumento non deve essere usato da persone diverse durante il turno, se non dopo sanificazione. Prima di prenderlo o di riporlo, disinfettare le parti che abbiano avuto contatto con le parti del corpo del lavoratore o della lavoratrice. Gli automezzi utilizzati per gli spostamenti per motivi di lavoro, dovranno essere sanificati secondo modalità e periodicità individuate dal datore di lavoro in collaborazione con l’RSPP e il medico competente, previa consultazione delle rappresentanze sindacali aziendali.

- Introdurre nuovo personale solo se strettamente necessario e dopo una idonea formazione, informazione ed addestramento.

- Il personale di cooperative, ditte o società in appalto e lavoratori interinali, temporanei, discontinui, autonomi o in somministrazione dovranno attenersi a tutte le misure precedenti.

COSA DEVONO FARE NEGOZI E SUPERMERCATI

- contingentare l’ingresso nel negozio in modo tale che all’interno sia sempre garantita la distanza interpersonale di almeno un metro.

- consentire l’ingresso di una sola persona per nucleo familiare, se autonoma, nello svolgimento della spesa.

- posizionare pannelli in plexiglas di separazione tra i lavoratori e l’utenza (se possibile). Preferibile inoltre tenere aperta una cassa sì e una no.

- posizionare dispenser con liquido disinfettante e carta assorbente presso la zona di prelievo carrelli e presso la zona di prelievo dei dispositivi di registrazione in autonomia della spesa, accompagnaNdoli con appositi cartelli che raccomandino di pulire le mani e le zone di contatto con le mani prima di iniziare la spesa.

- valutare la possibilità di distribuire mascherine chirurgiche o equivalenti all’ingresso oltra a guanti monouso, mettendo in posizione ben visibile le istruzioni circa il loro corretto utilizzo.

- chiudere gli sportelli di comunicazione con il pubblico inerenti concorsi a premi o sconti fedeltà.

- ridurre al minimo indispensabile la compresenza di personale nei reparti, privilegiando la turnazione.

- valutare la possibilità di una campagna di comunicazione indirizzata ai cittadini per una corretta gestione della spesa, a salvaguardia della salute pubblica e di quella dei lavoratori impegnati nel garantire le attività essenziali.

Le linee di indirizzo prevedono inoltre disposizioni sulla pulizia e sanificazione degli spazi, dei mezzi e strumenti di lavoro, riferimenti al corretto uso delle mascherine ed ai controlli da parte delle Asl.

Si ricorda inoltre che il medico aziendale competente dovrà segnalare al datore di lavoro i dipendenti affetti da patologie attuali o pregresse che generano situazioni di particolare fragilità o li rendono particolarmente esposti alla possibilità di contagio. Il datore di lavoro dovrà provvedere a quanto necessario alla loro tutela, nel rispetto della loro privacy.

Specifiche disposizioni, infine, regolano il ritorno a lavoro di pazienti risultati positivi al Covid-19, che potranno essere reinseriti solo a seguito di diagnosi di completa guarigione, secondo le procedure stabilite dall’Organizzazione mondiale di sanità e all'Istituto superiore di Sanità.

Questi indirizzi non esimono il datore di lavoro dall’effettuare specifiche valutazioni per i propri dipendenti e, di conseguenza, dalla definizione di ulteriori interventi volti alla tutela della loro salute. Si ricorda che vengono considerati contatti a rischio quelli nei quali è mantenuta una distanza inferiore ad 1 metro per un tempo superiore a 15

Restano in vigore tutte le precedenti disposizioni, nazionali e regionali, riguardo alla tutela di specifiche categorie di lavoratori come gli edili e i dipendenti delle aziende di trasporto pubblico locale.


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