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Attualità giovedì 26 luglio 2018 ore 14:35

Corte dei Conti, ok al rendiconto della Regione

L'indebitamento della Regione Toscana è cresciuto pur restando nei limiti. Stabile la spesa sanitaria. Dirigenti dimezzati, personale in calo



FIRENZE — Nella sede della Corte dei Conti si è svolta l0udienza di parificazione del rendiconto generale regionale del 2017. Erano presenti per l’amministrazione regionale l’assessore alla Presidenza Vittorio Bugli, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani ed una vasta rappresentanza dei gruppi politici del Consiglio.

L’esercizio 2017 si chiude per la Regione Toscana con un risultato finanziario negativo per  679 milioni, in peggioramento rispetto a quello del 2016 (-167,08 milioni) ed in linea rispetto a quello del 2015 (a -620,72 milioni).

A temperare il peggioramento del precedente risultato, per contro, il miglioramento del disavanzo sostanziale di 261 milioni rispetto all’anno precedente. Quest’ultimo aggregato, che considera anche le somme vincolate e accantonate per far fronte a crediti di dubbia esigibilità e a rischi potenziali, rimane tuttavia ancora elevato, attestandosi a – 2.763,26 milioni.

"Si tratta di un debito frutto della pesante eredità degli esercizi trascorsi - si legge in una nota della Corte dei Conti - riconducibile ad impegni assunti per investimenti anche nel settore sanitario ed il cui riassorbimento, ipotizzando che il percorso intrapreso negli ultimi tempi prosegua allo stesso ritmo, richiederà ancora diversi anni".

L’indebitamento regionale è stato comunque mantenuto nei limiti previsti dalle attuali disposizioni normative ed è pari a 1 miliardo e 948 milioni di euro, in leggera crescita dopo la riduzione registrata nel 2016. Tale ingente importo ha determinato, nel 2017, un costo a carico del bilancio regionale di oltre 169 milioni.

La spesa sanitaria corrente è sostanzialmente stabile, passando da 6.694 milioni di euro del 2016 a 6.739 milioni di euro del 2017, con un incremento pari allo 0,67 per cento.

In crescita invece il disavanzo sanitario pari, nel 2017, a oltre 122 milioni, di cui una quota pari a 60 milioni destinata a coprire il disavanzo 2017 e la quota restante quello pregresso, in parte conseguente al contenzioso in atto con le case farmaceutiche in materia di rimborsi. In particolare nel biennio precedente sono stati registrati disavanzi nel Servizio sanitario regionale, rispettivamente per 20,866 milioni nel 2015 e 38,419 milioni nel 2016.

Il piano di razionalizzazione delle partecipazioni della Regione avrebbe dovuto essere completato entro il 31 dicembre 2017 ma risulta tuttora in corso per numerose società. Il suo perfezionamento, oltre a riallineare la situazione alla normativa di settore, consentirebbe all’amministrazione di conseguire rilevanti benefici finanziari.

Nel corso del 2017 la Regione ha completato un processo di razionalizzazione organizzativa avviata alcuni anni or sono e che ha consentito di ridurre gli organici dalle 2.889 posizioni del 2013 alle 2.415 attuali, con una riduzione di oltre il 16,4 per cento. Per le posizioni dirigenziali il decremento è stato superiore al 48 per cento, con un taglio da 192 a 100 unità.

Questo ha consentito di attenuare sensibilmente l’impatto derivante dall’immissione di 1.058 unità di personale proveniente dalle soppresse province.


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