Questo sito contribuisce alla audience di 
Toscana Media News quotidiano online.
Percorso semplificato Aggiornato alle 14:49 METEO:FIRENZE10°18°  QuiNews.net
Toscana Media News - Giornale Online
venerdì 19 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Cosa ha detto Bonelli su Salis prima di ufficializzare la candidatura

Attualità venerdì 15 novembre 2019 ore 12:50

Montefioralle tra i borghi più belli d'Italia

Il borgo medievale, nel comune di Greve in Chianti, ha ottenuto l’iscrizione alla rete nazionale che promuove i piccoli grandi tesori d’Italia



GREVE IN CHIANTI —

Montefioralle è entrato nella rete dell’associazione I Borghi più belli d’Italia. Lo rende noto il Comune. "L’antico castello di Montefioralle - si legge in una nota-  immerso nel cuore del Chianti, è stato riconosciuto simbolo di quell’Italia nascosta, al di fuori dei circuiti e dai flussi tradizionali, che merita di essere valorizzato con un’operazione nazionale di promozione turistica integrata".

 Il  presidente dell’Associazione I Borghi più belli d’Italia, Fiorello Primi,  ha comunicato la buona notizia con una lettera che ufficialmente accoglie la richiesta di inserimento nella rete avanzata dal primo cittadino grevigiano, Paolo Sottan.

“E’ un onore per noi far parte della rete dei Borghi più belli d’Italia – dichiara il sindaco Paolo Sottani – associazione nella quale per un periodo il borgo era stato inserito. La nuova iscrizione al Club è stata ottenuta dopo che il Consiglio comunale ha adottato una delibera con la quale il Comune si impegnava a riprendere il legame con la rete. Da quest’anno una delle nostre tre perle, Montefioralle, che affianca Panzano e piazza Matteotti a Greve, si ritrova al centro degli importanti obiettivi di un’opera collettiva che non vuole solo tutelare e conservare il patrimonio di monumenti e memoria, che costituisce il mosaico di tipicità italiane, ma agisce per valorizzare la vitalità dei piccoli centri e premiare anche chi vi risiede, contrastandone il rischio di abbandono”.

"Il nome originario - spiega il Comune- che si rinviene per la prima volta in un documento del 1115, era MonteFicalle, presumibilmente di origine etrusca, o più semplicemente derivante dall'abbondanza di alberi da Fico che si trovavano sul colle. Il Castello apparteneva ad una famiglia nobile di origine Longobarda; nel corso della storia appartenne poi ai Ricasoli, a Benci da Figline e infine ai Gherardini, famiglia originaria del Comune di Greve in Chianti. La leggenda vuole che sia passato da Monte Ficalle anche Federico Barbarossa con le sue scorribande. Nel corso del duecento, a sottolinearne l'importanza strategica e la fiorentinità divenne sede della Lega della Val di Greve. Nel 1260, dopo la battaglia di Montaperti in cui i Senesi sconfissero i Fiorentini fu teatro di un inatteso attacco di una squadra di ghibellini contro una famiglia di guelfi che possedeva a Montefioralle alcune case, nei pressi del Cassero. Tra il '300 e il '400 subì le scorribande e le lotte tra i Grandi Comuni della Toscana per accaparrarsi le zone di confine; nel 1325 venne assediato dalle Truppe di Castruccio Castracani e tra il 1397 e il 1402 subì le incursioni di Alberto da Barbiano.

L’opera di riqualificazione e valorizzazione del Comune

"Il Comune ha puntato negli anni sulla valorizzazione e sul recupero del borgo e delle strutture idealmente collegate al borgo - si legge nealla nota dell'ente- situate sul cammino che si percorre per raggiungerlo: la Pieve di San Cresci e l'Antico Spedale di San Francesco, oggi Museo di Arte Sacra. Per quanto riguarda il borgo di Montefioralle, oltre all'acquisizione e al restauro della Torre di Guardia, l’amministrazione comunale ha realizzato altri importanti interventi grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e in accordo con la Soprintendenza ai Beni Artistici, Storici e Architettonici di Firenze. In particolare il recupero e consolidamento di gran parte dell'antica cinta muraria, il ripristino di una porzione del selciato in prossimità della porta nord, nonché la ripavimentazione in pietra locale della chiesa di Santo Stefano. Inoltre è stato realizzato il progetto Slow Road, le vie d'arte del Chianti, un percorso storico naturalistico e artistico realizzato in collaborazione con l'Associazione culturale La Macina di San Cresci, con il coinvolgimento della Regione Toscana, dell'Università degli Studi di Firenze e di alcune aziende artigianali del cotto situate tra Greve in Chianti ed Impruneta. L’obiettivo è la valorizzazione del territorio mediante alcuni interventi di arte contemporanea lungo il circuito che unisce Greve, il Museo di San Francesco, il borgo di Montefioralle e la Pieve di San Cresci".


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno