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Attualità mercoledì 12 agosto 2015 ore 12:45

"Venite a donare il sangue"

STEFANIA SACCARDI SU REPARTI TRASFUSIONALI TOSCANI - dichiarazione

L'invito è dell'assessore regionale alla salute e al welfare Stefania Saccardi in visita al centro trasfusionale dell'ospedale Santa Maria Annunziata



FIRENZE — L'assessore dove ha potuto incontrare gli operatori e i donatori di sangue, e scambiare con loro alcune considerazioni riguardo la carenza di emocomponenti che, nel periodo estivo, si avverte con maggior rilevanza. Tema, quello delle donazioni di sangue, particolarmente caro all'assessore, essendo lei stessa una donatrice.

"Grazie agli appelli rivolti dalla Regione e dalle associazioni dei donatori, nell'ultimo mese c'è stato un aumento delle donazioni, e per questo voglio ringraziare le associazioni e i donatori, per la grande sensibilità dimostrata. Ma di sangue c'è ancora un gran bisogno, quindi rivolgo un nuovo appello, sia ai donatori abituali che a chi ancora non ha mai donato. Oltretutto, donare il sangue è anche l'occasione per un check up gratuito. Donare fa bene: al corpo e all'anima".

All'Osma, l'assessore Saccardi, che era accompagnata anche dalla vicesindaco e assessore alle politiche sociali di Bagno a Ripoli Ilaria Belli, è stata accolta da Paolo Morello Marchese, commissario delle 4 Asl che confluiranno nell'azienda sanitaria dell'Area vasta centro, Emanuele Gori, vicecommissario per la Asl 10, Antonella Bertelli, responsabile del Servizio trasfusionale di Ponte a Niccheri, e alcuni rappresentanti della direzione sanitaria del presidio. L'assessore ha visitato anche il reparto di emodinamica, stanze e sale operatorie.

Dopo l'appello lanciato un mese fa dalla Regione per l'emergenza sangue, la risposta dei donatori toscani e delle associazioni alla segnalazione di carenza di sangue è stata ammirevole, ed ha consentito in questi ultimi venti giorni di raccogliere e produrre la quantità di sangue necessaria ai fabbisogni dell'intera regione, a fronte di consumi che peraltro sono rientrati nella media attesa per la minore richiesta da parte del settore trapianti (nei primi 20 giorni di luglio l'Aou Pisana aveva eseguito ben 19 trapianti, di cui 11 di fegato, supportati dal servizio trasfusionale: quasi uno al giorno).

"Chiediamo ai nostri donatori - sottolinea ancora Stefania Saccardi - di mantenere il loro impegno costantemente, nell'immediato futuro, essendo prossima la ripresa delle attività chirurgiche in routine, ma anche oltre. Ai nostri cittadini tra i 18 e i 65 anni che ancora non donano chiediamo di contattare il servizio trasfusionale più vicino per prenotare la loro prima donazione".

Il grido d’allarme lanciato nelle settimane scorse proprio dalla Regione Toscana per sensibilizzare l’opinione pubblica sullo scenario che vede un calo complessivo delle donazioni e, quindi, una situazione di sofferenza nella possibilità di effettuare trasfusioni laddove si rendano necessarie, qualche segnale di ripresa l’ha dato. Tanto che, in giugno e in luglio, dal solo osservatorio del Servizio trasfusionale di quell’ospedale fiorentino, un aumento lo si è registrato: sono state raccolte 719 unità di sangue nei due mesi di quest’anno a fronte delle 627 nello stesso periodo dell’anno precedente, con un saldo positivo di 90 unità circa, a riprova della diffusa sensibilità dei donatori.

Ma che la situazione resti preoccupante lo testimoniano i dati relativi ai primi sette mesi dell’anno, dal 1 gennaio al 31 luglio. Se nel 2014, infatti, in quello stesso periodo, le unità di sangue intero raccolte sono state 3.781, quest’anno si è scesi a 3.365 con una perdita in termini assoluti di 416 unità, circa l’11%.

Le difficoltà maggiori sono state riscontrate presso le unità gestite dalle associazione di volontariato e le cui raccolte vengono consegnate poi all’ospedale del quadrante Sud-Est cittadino: delle 3.365 unità di sangue intero del periodo gennaio-luglio di quest’anno, solo 1.515 – il 45% – sono state conferite alla “banca del sangue” dalle unità di raccolta di Avis, Fratres e Anpass presenti e attive nei Comuni che gravitano intorno a Ponte a Niccheri, a fronte delle 1.850 prelevate direttamente presso quel servizio trasfusionale della Asl 10. Nei sette mesi dell’anno precedente il contributo delle associazioni di volontariato era a quota 53%: 2.018 unità contro le 1.763 del servizio pubblico, con 503 unità in meno in termini assoluti e un calo del 25% circa.

Nella Asl 10, infatti, la raccolta di sangue viene effettuata oltre che all’ospedale dell’Annunziata, anche al San Giovanni di Dio, dove si trova anche la centrale di lavorazione del sangue per tutta l’Azienda ed anche per gli ospedali di Pistoia e Pescia, all’ospedale di Borgo San Lorenzo e a quello di Figline Valdarno, e il bilancio è di 19.982 unità raccolte nel 2014 a fronte delle 17.304 consumate in tutta l’Azienda sanitaria di Firenze. Tale risultato ha consentito no solo l'autosufficienza aziendale, ma anche il mantenimento di altre realtà, come ad esempio quella dell'Azienda ospedaliero universitaria di Careggi.


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