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Attualità lunedì 04 giugno 2018 ore 16:08

L'Officina nazionale compie 150 anni

Eccellenza ingegneristica al servizio dell'Italia. Festa coi vertici di Rfi, l'assessore regionale Ceccarelli e la sindaca Marini



PONTASSIEVE — Un’eccellenza ingegneristica da 150 anni al servizio delle ferrovie e del Paese.

È questo il traguardo raggiunto dall’Officina Nazionale Armamento di Pontassieve, celebrato oggi da Renato Mazzoncini, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane, Claudia Cattani e Maurizio Gentile, presidente e amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, insieme a Vincenzo Ceccarelli, assessore alle infrastrutture e alla mobilità della Regione Toscana, e Monica Marini, sindaca di Pontassieve.

Nata nel 1868 per iniziativa della Società per le strade ferrate romane e acquisita nel 1905 dalle FS, l’Officina diviene nel corso degli anni un vero e proprio punto di riferimento per la produzione, la manutenzione e la riparazione dell’infrastruttura ferroviaria nazionale e degli elementi fondamentali per il suo funzionamento, in particolar modo scambi e apparecchiature per i binari.

Oggi l’Officina di Pontassieve costituisce un polo tecnologicamente avanzato, leader nella produzione di componenti dei binari, sia standard sia speciali, con un organico di circa 100 lavoratori e un fatturato annuo di oltre 67 milioni di euro. Nel 2017 sono stati realizzati circa 1.200 deviatoi e 4.000 giunti.

Un sito produttivo che rappresenta appieno l’anima delle FS Italiane, coniugando allo stesso tempo esperienza e tradizione ma anche innovazione e sviluppo tecnologico. L’Officina Nazionale Armamento di Pontassieve fa infatti parte dei vari siti produttivi attraverso i quali Rete Ferroviaria Italiana supporta i processi manutentivi e, quindi, le performance dell’infrastruttura. Una storia industriale di successo, destinata a continuare grazie ai progetti di ampliamento attualmente in corso, che consentiranno di introdurre nel ciclo produttivo nuove lavorazioni.

“Celebrare i 150 anni di quest’Officina – ha dichiarato Renato Mazzoncini – ci aiuta a ripercorrere la storia delle ferrovie e, quindi, del Paese. Una lunga e prestigiosa sequenza di innovazioni, sperimentazioni, record, grandi investimenti infrastrutturali e quindi di sviluppo, modernità, know how e soprattutto professionalità degli uomini e delle donne che hanno nei secoli tenuto alto il nome di questa officina e che oggi ne rappresentano il vero valore. Il bagaglio di cultura tecnica e di esperienza custodito qui è un requisito imprescindibile per immaginare il futuro delle Ferrovie dello Stato Italiane e per proiettarci nelle sfide della mobilità che ci attendono”.

“Rete Ferroviaria Italiana – ha dichiarato Maurizio Gentile – è oggi una delle principali realtà industriali per la complessità dei propri processi produttivi. L’Officina di Pontassieve è infatti parte di un sistema più ampio di poli produttivi che comprende anche l’Officina Nazionale Armamento Fonderia di Bari e l’Officina Nazionale Apparecchiature Elettriche di Bologna, oltre ai siti per i mezzi d’opera di Catanzaro e di Carini. Poter disporre di tali asset ci consente di avere strategie produttive di visione più ampia e di essere quindi più competitivi”.


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