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Attualità martedì 24 novembre 2015 ore 18:48

"Vediamo se Autolinee Toscane ha i requisiti"

A dirlo è il presidente ATM spa Marco Macchioni in merito alla gara per l'affidamento del trasporto pubblico nella regione Toscana



PIOMBINO — Inizia una nuova fase per la gara che affida la gestione dei trasporti nella Regione Toscana. Al momento, sul piano economico, l’Autolinee Toscane ha presentato un’offerta economica migliore rispetto a quella della Mobit, il consorzio che raggruppa le società che gestiscono attualmente il trasporto pubblico locale in Toscana, compresa Tiemme spa. All’interno della Tiemme spa confluiscono, invece, le attività di ATM spa di Piombino, LFI spa di Arezzo e TRA.IN spa di Siena.

“Condivido pienamente il comunicato diramato dalla Mobit a firma del presidente Andrea Zavanella”, questo quanto dichiarato dal presidente ATM spa Marco Macchioni.

Il futuro dei trasporti toscani, insomma, non è ancora stato scritto. Bisogna ancora, infatti, verificare che l’offerta economica stia in piedi e passare al vaglio i requisiti di Autolinee Toscana. È ancora troppo presto, insomma, stabilire se la Mobit farà o meno ricorso dal momento che le parti in gara non hanno avuto la possibilità di accedere agli atti.

Intanto vediamo se Autolinee Toscane ha i requisiti giusti. – prosegue il presidente ATM spa – Idoneità e requisiti di partecipazione non sono stati ancora presi in considerazione”. Di fatto Autolinee Toscane è una piccola società che fa capo alla ben più nota RATP, un gruppo francese che gestisce il trasporto locale in 14 paesi del mondo.

“Non chiedo a nessuno di fare il tifo per un’azienda italiana, ma quello che abbiamo lo abbiamo guadagnato nel tempo partecipando a 14 gare di affidamento, mentre in Francia l’assegnazione della gestione è diretta”, tiene a precisare Macchioni.

Qualsiasi considerazione al momento è comunque prematura e rimane tale. Sarebbe anticipato anche parlare di futuro, ricorsi e piani alternativi. Certo è che qualsiasi azione sarà una scelta ponderata da tutte le società madri e condivisa da Mobit.

Dina Maria Laurenzi
© Riproduzione riservata


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