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Lavoro sabato 08 giugno 2019 ore 09:17

Jsw, gli operai di Piombino pronti a manifestare

I lavoratori dell'acciaieria hanno aderito allo sciopero dei metalmeccanici a Firenze. Pronti ad altro per richiamare il Governo sul caso Piombino



PIOMBINO — Concluse le assemblee con i lavoratori Jsw Steel, Gsi Lucchini e Piombino Logistics, i sindacati Fim, Fiom e Uilm hanno indetto uno sciopero di 24 ore per la giornata del 14 Giugno in occasione della manifestazione nazionale dei metalmeccanici che si svolgerà a Firenze, Napoli e Torino. Per permettere ai lavoratori di Piombino di partecipare alla manifestazione di Firenze, i sindacati stanno organizzando servizi di trasporto in pullman per i quali è possibile prenotarsi presso le sedi sindacali e presso il consiglio di fabbrica.

"Riteniamo indispensabile chiedere a questo Governo un cambio di passo, per questa ragione è quanto mai opportuno che i lavoratori di Piombino siano presenti per rendere quella iniziativa una grande manifestazione. - hanno detto Fim, Fiom e Uilm in una nota - Nelle assemblee abbiamo anche fatto il punto della situazione attuale all'interno dello stabilimento, discusso del cambio di management che abbiamo appreso nei giorni scorsi, della mancata firma nell'Accordo di Programma Regionale necessario per accelerare l'investimento al treno di laminazione rotaie (tempra della rotaia) senza la quale è a rischio il mercato del prodotto e l'eccellenza del nostro stabilimento".

Aspetti questi che stanno creando tensione e preoccupazione tra i lavoratori dello stabilimento. Di recente le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto un incontro urgente al Ministero dello sviluppo economico per discutere proprio di questi aspetti. Anche Uglm in una nota dei giorni scorsi ha sottolineato come la vertenza Aferpi, oggi Jsw Steel Italy, sia da ritenersi tutt'altro che risolta (leggi qui l'articolo correlato).

"Da parte del Ministero dello Sviluppo Economico continuiamo a notare un disinteresse per la nostra vertenza, finalmente si è sciolto e risolto il problema del Decreto sulla cassa integrazione in deroga in vigore da Ottobre 2018 e questo permetterà alle organizzazioni sindacali di Fim, Fiom, Uilm di attivarsi con la Regione Toscana per la proroga degli ammortizzatori sociali necessari da Ottobre 2019 in avanti. - hanno aggiunto - Nonostante le promesse nello scorso incontro al Ministero e durante l'audizione alla Camera di poche settimane fa del Ministro in cui si annunciava un incontro entro l'ormai trascorso mese di Maggio in merito alla Vertenza Aferpi ad oggi non c'è traccia di alcuna convocazione".

Proprio al Governo i sindacati chiedono maggiore attenzione.

"E' necessario avere la garanzia che nonostante il cambio di management il progetto del gruppo indiano per Piombino sia immutato e sostenuto, occorre sapere a che punto siamo con gli investimenti previsti sui treni di laminazione, sulla logistica e a che punto siamo con lo studio di fattibilità propedeutico per permettere a Piombino gli investimenti per i forni elettrici e quali siano le condizioni di contesto che il Governo deve garantire affinché si completi con esito positivo. - e hanno aggiunto - Le performance economiche di questi mesi dimostrano che gli investimenti sui forni sono necessari per tornare a produrre acciaio, chiudere il ciclo produttivo tornando ad essere nuovamente competitivi. Avere appreso che in questi mesi lo stabilimento ha prodotto perdite non meglio quantificate, desta chiaramente preoccupazione perché siamo consapevoli che potremo tornare a produrre utili solo grazie agli investimenti e non certamente tramite altri tagli al costo del lavoro o al personale".

E mentre venerdì 7 Giugno è scesa in piazza l'Unione sindacale di base, Fim, Fiom e Uilm dopo le assemblee si dicono pronte a organizzare tutte le forme di mobilitazione necessarie se entro il 24 di Giugno non giungesse alcuna convocazione.

Per i sindacati è "indispensabile chiedere a questo Governo un cambio di passo, per questa ragione è quanto mai opportuno che i lavoratori di Piombino siano presenti per rendere quella iniziativa una grande manifestazione". Durante le assemblee con i lavoratori, spiegano i sindacati, è stato fatto il punto sulla situazione dello stabilimento ex Aferpi: sul cambio di management e sulla mancata firma nell''accordo di programma regionale necessario per accelerare l''investimento al treno di laminazione rotaie. "Tutte queste novità - continua la nota - stanno ovviamente creando tensione e preoccupazione tra i lavoratori dello stabilimento e da parte del ministero dello Sviluppo economico continuiamo a notare un disinteresse per la nostra vertenza. Sono mesi - continua la nota - che chiediamo che il Governo incontri i massimi vertici del gruppo indiano per valutare in che modo supportare un progetto così strategico per il nostro territorio". Al momento, fanno sapere i sindacati, non è arrivata alcuna convocazione da parte del Mise. Per questo motivo, "nelle assemblee - conclude la nota - i lavoratori hanno dato mandato alle segreterie Fim, Fiom e Uilm di organizzare tutte le forme di mobilitazioni necessarie se entro il 24 di giugno non giungesse alcuna convocazione".


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