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Cronaca lunedì 26 ottobre 2020 ore 13:44

Chiusi per decreto, si accampano in palestra

La protesta del titolare di una palestra contro il Dpcm anti-Covid che ha chiuso gli impianti sportivi: "Staremo qui dentro 24 ore al giorno"



PONTEDERA — Ha montato una tenda dentro la sua palestra e resterà all'interno della struttura 24 ore al giorno per protestare contro i provvedimenti del Governo che hanno chiuso gli impianti del settore.

Una protesta pensata e partita poche ore dopo la conferenza stampa di Conte nel pomeriggio di ieri.

Massimo Bartaloni, titolare di InFit, col fratello Marco, ha deciso così di non rassegnarsi alla chiusura.

"Chi ci comanda ci ha abbandonati", è scritto sui social, "Saremo presenti tutti i giorni e aspettiamo il vostro sostegno".

Bartaloni, titolare della palestra situata nella zona della Bianca a Pontedera, ha montato la tenda, con due letti, proprio di fronte ad una vetrata che dà sull'esterno. "Voglio che tutti vedano", dice e lo scopo della protesta, un presidio h24 della struttura, è proprio quello di sensibilizzare tutti verso quella che ritiene una scelta "Profondamente sbagliata".

Massimi Bartaloni

"Da maggio a settembre abbiamo investito 35mila euro per comprare nuovi macchinari, fare il riassetto dei locali e stare nelle regole: sanificazioni, gel, termoscanner. Abbiamo la fortuna di avere 1300 metri quadri e siamo stati in grado di garantire le distanze, ricevendo una risposta positiva anche da parte della clientela. Dopo 72 giorni di lockdown - racconta Bartaloni - siamo ripartiti nel peggior periodo dell'anno, quello estivo, abbiamo arrancato per poi riaprire a settembre e avevamo in programma tra poco l'inaugurazione di un'altra palestra in centro a Pontedera, per la quale abbiamo già i macchinari pronti. Ora ci hanno fermato, siamo in grossa difficoltà".

"Giusti i controlli, magari anche un orario ridotto, ma la chiusura totale non ce la meritiamo proprio - si sfoga Bartaloni - è assurdo che prima ti facciano adeguare e poi ti chiudono. Noi ci siamo dati da fare anche oltre quello che ci veniva chiesto dai protocolli. Abbiamo il termoscanner, il registro presenze, il gel, gli spogliatoi adeguati, stiamo molto attenti al numero di persone presenti. Abbiamo una grossa responsabilità, perchè non si gioca con la salute delle persone. E lo stesso posso dirlo per molti colleghi, tanto che i Nas non hanno chiuso nessuna palestra nei controlli effettuati in questi mesi".

I numeri di Infit sono importanti, con una media di 150 - 180 persone al giorno ma diluite in un arco temporale che va dalle 6 di mattina alle 23 ( sabato e domenica dalle 8 alle 20 ). Tra i clienti anche tanti ragazzi giovani che, qui dentro, rispettavano tutte le regole. Una quindicina i collaboratori, che adesso sono in stand by.

Lo scopo della protesta dei fratelli Bartaloni è quello di sensibilizzare. E sin dall'inizio c'è stata la risposta. Prima tra tutte quella della clientela, poi dei colleghi e che, grazie l'attenzione dei media ( domani è in programma un collegamento con le trasmissioni Mediaset ), può portare un messaggio da Pontedera in tutta Italia per chiedere al Governo di rivedere lo stop dato alle palestre.


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