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Attualità domenica 21 febbraio 2016 ore 10:30

Inaugurato il museo dinamico a Lari

Foto di: Marcella Bitozzi

Con l'apparizione del vicario Carlo Strozzi del '500 e un gioco di luci sugli stemmi, si è tenuto il taglio del nastro dell'innovativa struttura



CASCIANA TERME LARI — Con il conto alla rovescia e l’apparizione in carne e ossa del vicario di Lari nel '500 Carlo Strozzi, è stato inaugurato ieri pomeriggio il museo dinamico al Castello Mediceo, consegnandolo simbolicamente alla cittadinanza.

Alla sua entrata nel salone intitolato al Granduca Leopoldo si sono spente le luci e si sono illuminati ad uno ad uno gli stemmi dei casati raffigurati sulle pareti.

Erano presenti Andrea Pieroni consigliere regionale, Corrado Guidi presidente dell’Unione Valdera, Giovanni Bacci presidente dell’Associazione Culturale “Il Castello” oltre a Mirko Terreni sindaco di Casciana Terme Lari e Francesca Romana Conti di Space spa società appaltatrice dei lavori.

Un museo, fruibile da grandi e piccini e pure in doppia lingua (italiano e inglese), che ha concluso la sua “rimessa a nuovo” dopo circa un ventennio.

L’opera è costata complessivamente 300mila euro al cui finanziamento hanno partecipato l’amministrazione comunale, la Regione Toscana, la Cassa di Risparmio di Pisa, altri finanziamenti provenienti dal territorio e fondi della comunità Europea.

Il vecchio si sposta bene con il nuovo, in questo museo che conserva tutta la sua storia e la ripresenta in chiave moderna e attuale. Si suonano campanelli, si attivano pannelli al proprio passaggio, si premono pulsanti e ogni visitatore ha davvero l'impressione di ritrovarsi nel bel mezzo della storia.

Sono venti gli ambienti museali presenti e partono dall’esplorazione della linea del tempo su un tavolo multitouch in cui si racconta la storia del Castello dei vicari e delle colline pisane dalla Preistoria all’Età romana, si passa interagendo con le tante postazioni multimediali, attraverso il Medioevo, il Rinascimento e l’Unità d’Italia fino all’Età moderna e contemporanea.

Per l’occasione sono state aperte le prigioni, i cunicoli sotterranei ed è stata fatta un’intera dimostrazione del percorso dei visitatori.

“E’ grazie allo sblocco del patto di stabilità in seguito alla fusione dei due Comuni Casciana Terme e Lari – ha detto il sindaco Terreni – che è stato possibile riportare alla luce questo monumento storico che rappresenta anche le radici e le origini di questa comunità”.

Per Andrea Pieroni, il Castello di Lari è un riferimento storico per l’intera Regione, mentre Corrado Guidi ha afferma che conoscere la storia del passato e le proprie origini unisce le comunità e ha aggiunto: “Com’è bella la mia Valdera”.

“Ora - ha detto infine Terreni -, dobbiamo concludere i lavori della seconda cerchia muraria, installare l’ascensore e istituire un centro studi del vicariato all’interno e contiamo di farlo prima della fine della legislatura”.

Marcella Bitozzi
© Riproduzione riservata


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