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Attualità lunedì 20 agosto 2018 ore 12:50

​Bekaert, i 318 operai rientrano in fabbrica

Nel periodo di chiusura estiva i lavoratori hanno presidiato lo stabilimento. Posticipati di un mese i licenziamenti. Cisl: "Aspettiamo Di Maio"



FIGLINE INCISA — Rientro in fabbrica oggi per i 318 operai della Bekaert che, per tutto il periodo della chiusura estiva del loro stabilimento, hanno presidiato il sito per timore che fossero portati via i macchinari, dopo che la multinazionale belga Bekaert group ha annunciato a giugno scorso di voler chiudere l'impianto toscano per trasferire all'estero la produzione. 

I sindacati sono riusciti a posticipare di un mese, al 3 ottobre, i licenziamenti e ora l'attenzione si concentra sul futuro dello stabilimento: riuscire a stringere un'intesa con Bekaert prima della chiusura del sito, e trovare un soggetto che reindustrializzi la fabbrica. "E' stato un rientro in fabbrica normale anche se mancano un po' di materiali perché l'approvvigionamento è a rilento rispetto al normale - spiega il segretario della Fim Cisl di Firenze Alessandro Beccastrini -. I macchinari sono comunque tutti al loro posto. C'è molta soddisfazione per la visita di Sting e la lettera che il cantante ha scritto. Ha generato molta attenzione sulla nostra vicenda, anche all'estero". 

Oggi, ha aggiunto Beccastrini, "i lavoratori hanno naturalmente iniziato a chiedersi quali saranno i contorni della futura trattativa con Bekaert. Siamo riusciti a spostare i licenziamenti ma i tempi e la questione è tutta in mano a Bekaert". Per il segretario Fim Cisl, "aiuterà moltissimo se Di Maio e il Governo faranno, come promesso, una legge sulla Cigs per cessazione", ma poi servirà "una trattativa con Bekaert e trovare qualcuno che reindustrializzi il sito. E farlo prima del 3 ottobre". "Di Maio ci ha detto che ci avrebbe convocato entro il 3 settembre - ha concluso - e noi l'aspettiamo".


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