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Attualità martedì 17 marzo 2015 ore 13:52

Tangenti, Rossi attacca i "parassiti di Stato"

Sfogo del governatore: "Intollerabile dare 32 miliardi di lavori dell'Av con trattativa privata. Serve un rinnovamento morale della classe dirigente"



FIRENZE — "Sarà la magistratura a verificare le accuse di corruzione e malaffare imputate ai dirigenti e agli imprenditori eventualmente favoriti. Ciò che è intollerabile è che l'Av sia stata assegnata per ben 32 miliardi a trattativa privata, ad imprese italiane di costruzione e ingegneria. Costi triplicati rispetto alla previsione".

Inizia così il duro sfogo che il presidente della Regione Enrico Rossi ha affidato alla sua pagina Facebook all'indomani della notizia di una nuova inchiesta sugli appalti delle Grandi Opere.

"Manca in questo paese - prosegue Rossi - l'idea stessa del mercato e si crea così un'impresa parassitaria che vive di favori pubblici, poco incline a fare presto e bene i lavori. Se penso a quanto abbiamo dovuto penare per i 400 milioni - di cui ben 200 della Regione - per il raddoppio della ferrovia Lucca-Pistoia e per i 50 milioni da trovare per la Granaiolo-Empoli, non posso fare a meno di indignarmi e chiedere al Governo e al Parlamento di intervenire per cambiare davvero le cose".

Il governatore, infine, chiede anche "che con procedure trasparenti, nel rispetto dell'ambiente, siano realizzati quanto prima il sotto-attraversamento e la nuova stazione di Firenze, perché senza queste infrastrutture il traffico dei pendolari toscani viene ritardato dai sempre più numerosi treni dell'Av". 

"Non basta inasprire le leggi sulla corruzione o inventarsi nuovi metodi d'appalto - conclude - Emerge a mio avviso la necessità di un rinnovamento morale della classe dirigente del paese, politica e imprenditoriale. Aspettiamo una risposta, poiché come cittadini e come istituzione regionale non solo paghiamo il costo dei treni regionali, ma ci dobbiamo sobbarcare anche gli enormi costi rigonfiati della Tav, di quella che per beffa viene definita una linea 'a mercato', cioè che si dovrebbe finanziare da sola, quando invece l'infrastruttura è realizzata con i soldi dello Stato, o meglio con i soldi di tutti coloro che pagano le tasse".


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