Rossi: "Altro che stadi, difendere i controllori"

Dopo le 4 aggressioni in una settimana il governatore chiede di destinare alla sicurezza sui treni i soldi usati per la polizia alle partite di calcio

FIRENZE — Il tema dovrà essere all'ordine del giorno di un incontro che sarà convocato in settimana con Trenitalia, i Prefetti e i comandanti delle forze dell'ordine presenti sul territorio della Toscana. Dopo l'ennesimo atto violento consumato a bordo di una vettura ferroviaria (il quarto in una settimana) il presidente della Regione Enrico Rossi pretende un intervento su questo tema.

"È una sequela di atti di violenza compiuta per lo più da giovani, figli nostri, da qualche immigrato e clochard - spiega - I sindacati dei ferrovieri chiedono con forza di lavorare in sicurezza. Si rivolgono anche a me denunciando come la microcriminalità rischia, in certe notti e certi giorni, di diventare padrona della rete ferroviaria. E lo stesso fanno anche i comitati dei pendolari. E' inamissibile che uno spazio pubblico come stazioni e treni sia lasciato incustodito, in preda di scorribande, atti di violenza, bullismo, aggressioni e intimidazioni."

E se la Regione non ha competenze dirette a questo riguardo, Rossi ricorda come con Trenitalia esista un accordo grazie al quale gli agenti "possono spostarsi sui treni gratuitamente con l'impegno ad avvertire il capotreno della loro presenza in modo da intervenire per assicurare la sicurezza". Una iniziativa, spiega Rossi, che non è stata risolutiva ma che ha dato risultati positivi e che per questo spera di poter rinnovare.

Ma all'incontro coi rappresentanti di Trenitalia e forze dell'ordine il governatore porterà anche un'altra idea: "Come denunciano i sindacati - aggiunge ricordando che ogni anno in Toscana Trenitalia spende 1 milione di euro per riparare i danni o le scritte dei vandali sui convogli - il personale della polizia ferroviaria è stato ridotto e concentrato sulle grandi stazioni e sull'alta velocità. È una storia che deve finire. Ricordo che questo è uno Stato che, ogni domenica, si permette di pagare centinaia di migliaia di euro per controllare gli stadio di calcio. Ci chiediamo, visto che negli altri paesi europei sono le società di calcio a pagarsi la vigilanza, se non sia il caso di dirottare almeno una parte di queste risorse per garantire la sicurezza ai pendolari e ai ferrovieri".

Di "necessità di intensificare i controlli" a fronte delle "sempre crescenti segnalazioni" ha infine parlato anche l'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli secondo cui è "veramente necessario un intervento energico e puntuale per debellare questa recrudescenza che non fa bene a un settore che deve fare già i conti con problemi oggettivi".

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