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Cronaca giovedì 13 aprile 2017 ore 13:32

I pm chiedono l'incidente probatorio per Gasparri

la sede della Procura di Roma

Marco Gasparri è il dirigente della Consip che ha confessato di essere stato corrotto da Alfredo Romeo. Il capitano Scafarto si asterrà dalle indagini



ROMA — Continuano le indagini della procura di Roma e di Napoli sull'appalto Consip da due miliardi e settecento milioni di euro che ha portato in carcere l'imprenditore napoletano Alfredo Romeo, accusato di aver corrotto un funzionario della centrale acquisti del ministero per ottenere informazioni utili a condizionare a suo favore l'esito della maxi-gara.

I pm della procura di Roma Paolo Ielo e Mario Palazzi hanno chiesto di ascoltare in sede di incidente probatorio il dirigente in questione, Marco Gasparri, al momento solo indagato per l'ampia collaborazione fornita agli inquirenti sulle indagini. L'arresto di Romeo è scattato proprio perchè Gasparri ha ammesso di aver ricevuto cifre ingenti in cambio di informazioni. L'imprenditore, dal canto suo, ha sempre negato ogni addebito. Per lui, i soldi versati a Gasparri erano il corrispettivo di 'consulenze' sulle procedure di appalto. Di quali cifre stiamo parlando? Centomila euro in tre anni secondo l'accusa. Poche migliaia di euro per Romeo.

La richiesta di riascoltare il dirigente è probabilmente un passaggio indispensabile dopo l'iscrizione nel registro degli indagati di un ufficiale del Noe di Napoli, Gianpaolo Scafarto, accusato di aver omesso o falsificato alcuni dettagli rilevanti nelle informative trasmesse dalla procura romana in merito ai presunti rapporti intercorsi fra Romeo e il padre dell'ex premier Tiziano Renzi, indagato nella stessa inchiesta per traffico di influenze illecite (vedi qui sotto gli articoli collegati)

Senza quei dettagli alterati, la posizione di Renzi padre risulta notevolmente alleggerita. E del resto sia lui che Romeo hanno sempre negato di conoscersi o di aver avuto a che fare l'uno con l'altro. Restano comunque in ballo, al momento, le testimonianze rese da altri protagonisti della vicenda, fra cui l'amministratore delegato di Consip Luigi Marroni che ha raccontato agli inquirenti di aver ricevuto pressioni da Renzi senior tramite l'imprenditore di Scandicci Carlo Russo (vedi articoli collegati).

Con la richiesta di incidente probatorio, l'obiettivo dei pm è quindi quello di fissare una volta per tutte le dichiarazioni di Gasparri su Romeo e l'episodio di corruzione alla base di tutta l'inchiesta.

Per quanto riguarda invece il capitano Scafarto, oggi il suo legale ha reso noto che il suo assistito è andato in ferie e comunque ha deciso di astenersi dalle indagini.

"In considerazione del momento procedimentale, tutto votato alla ricerca della verità processuale - ha spiegato in una nota l'avvocato difensore di Scafarto Giovanni Annunziata - ho ritenuto necessario chiedere al mio assistito di astenersi dalla prosecuzione del suo lavoro di investigatore perchè ritengo prioritario evitare la vicinanza del capitano e ogni ambiente istituzionale, ancorchè professionale".

"Tale scelta ha come fine quello di tutelare l'esigenza di accertamento dei fatti oggetto di contestazione racchiusi  - prosegue la nota - Pur nel rigoroso rispetto rispetto del diritto di cronaca, preciso che la sede fisiologica per poter rappresentare le nostre argomentazioni difensive rimane in primis la magistratura".


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