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Arte venerdì 17 novembre 2017 ore 07:24

E' morto Totò Riina

Totò Riina

Il capo di Cosa Nostra, in carcere da 24 anni al 41 bis, è deceduto la notte scorsa all'ospedale di Parma, dopo due interventi chirurgici



PARMA — Il boss mafioso Totò Riina è morto nella notte nell'ospedale di Parma. Aveva 87 anni ed era in coma farmacologico dopo due interventi chirurgici.  La procura parmense ha disposto l'autopsia, secondo la procedura applicata per i decessi che avvengono in regime carcerario.

Ieri il ministro Orlando aveva concesso ai familiari un'autorizzazione speciale per incontrare il congiunto un'ultima volta in ospedale ma poi la visita non ha avuto luogo. Il giorno prima il figlio Salvo aveva fatto gli auguri di compleanno al padre scrivendo su Fb: "Tu per me non sei Totò Riina, sei il mio papà e in questo giorno per me triste ti auguro buon compleanno".

Riina era in carcere da 24 anni al 41 bis, quindi in stretto isolamento, per scontare 26 ergastoli inflitti per decine di omicidi e di attentati come quelli in cui persero la vita Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e stragi di mafia come quella dei Georgofili a Firenze.

Proprio a Firenze era ancora in corso il processo di appello a suo carico per la strage del Rapido 904. L’attentato di stampo mafioso avvenne il 16 marzo 1984 e provocò 15 morti e 260 feriti. Riina, unico imputato, era accusato di esserne stato il mandante e aveva seguito le ultime udienze in videoconferenza dal carcere, sdraiato su una barella. In primo grado era stato assolto. La sua morte ha messo fine al procedimento.

Un altro processo a suo carico ancora in corso era quello sulla trattativa Stato-mafia. L'accusa era minaccia al corpo politico dello Stato.

Alcuni mesi fa, in considerazione dei suoi problemi di salute, i legali della famiglia Riina avevano chiesto il trasferimento del boss ai domiciliari ma il tribunale di sorveglianza di Bologna aveva respinto l’istanza.  

Nel fabbraio scorso Riina, intercettato in carcere durante una conversazione con la moglie Ninetta Bagarella, aveva dichiarato: "Non mi pento di nulla, sono sempre Totò Riina, farei anche tremila anni di carcere". 


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