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Cronaca martedì 31 gennaio 2017 ore 18:25

Strage di Viareggio, il giorno del giudizio

Nel giorno della condanna dei vertici di Gatx e del gruppo Fs per il disastro ferroviario, ecco quanto i condannati dovranno pagare alle parti civili



LUCCA — E' lungo l'elenco dei risarcimenti stabiliti dal Tribunale di Lucca nel giorno in cui ha pronunciato 32 condanne per le persone e le società ritenute responsabili del deragliamento e dell'esplosione di un treno merci che, il 29 giugno del 2009, provocò la morte di 32 persone. E fra i condannati ci sono anche gli ex amministratori delegati di società del gruppo Ferrovie come Mauro Moretti (oggi alla guida di Finmeccanica), Michele Mario Elia e Vincenzo Soprano (vedi qui sotto articoli collegati).

Il Tribunale ha stabilito provvisionali da trentamila euro a un milione di euro per tutti i familiari delle vittime che si sono costituiti parte civile nel processo. I condannati, in solido fra loro, dovranno risarcire cifre variabili dai diecimila ai cinquantamila euro anche alle associazioni e ai sindacati costituiti parte civile.

Provvisionali anche per la Regione Toscana e il Comune di Lucca: la cifra verrà liquidata con un giudizio separato. Alla Provincia di Lucca sono stati assegnati 150mila euro.

Il Tribunale di Lucca ha inoltre condannato Trenitalia e Rfi a versare una sanzione da 700mila euro ciascuna mentre Gatx Rail Austria, Gatx Rail Germania e Officina Jugenthal dovranno versarne 480mila. Alle stesse società è stata inflitta anche una sanzione interdittiva per tre mesi per illecito amministrativo.

Alla sentenza ha presenziato in rappresentanza della Regione Toscana il consigliere Stefano Baccelli, ex presidente della Provincia di Lucca, con il gonfalone.

"E' importante che non sia andato tutto in prescrizione - ha dichiarato ilgovernatore Enrico Rossi - e credo che questa sentenza corrisponda a un bisogno di giustizia rivendicato con molta forza e fermezza dalle famiglie delle vittime e dall'intera città di Viareggio. Noi come Regione eravamo parte civile in questo processo, quindi ci siamo comportati come era giusto fare. Chi ha sbagliato è giusto che paghi. E comunque nessuno potrà portare conforto fino in fondo o ripagare le persone che sono state così profondamente ferite. E' per questo che, insieme alla giustizia penale che deve fare il suo corso, è importante che si continui a chiedere maggiore prevenzione"-

"E' stato importante essere presenti e vicini ai familiari delle vittime della strage e ai sopravvissuti - ha commentato il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani - L'eco di questa sentenza dovrà essere attentamente seguito da parte dell'assemblea regionale per poter fare le valutazioni più opportune e per continuare a farci sentire dalla parte della gente e di chi ha subito la perdita dei propri cari".


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