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Attualità martedì 08 marzo 2016 ore 19:33

Informazione locale ancora troppo al maschile

Una ricerca del Corecom evidenzia che le donne, come giornaliste o fonti, sono solo il 18,7 per cento del totale, con scarsi incrementi dal 2010



FIRENZE — La ricerca del Corecom è stata illustrata da Monia Azzalini, ricercatrice dell’Osservatorio di Pavia, durante un convegno organizzato in collabirazione con la commissione pari opportunità del Consiglio regionale, presideuta da Rosanna Pugnalini

“L’informazione locale mostra ancora oggi un profilo maschile”, ha evidenziato la Azzalini. “Le donne nelle notizie, come giornaliste o fonti, sono infatti il 18,7 per cento, con un incremento solo dell’1,5 per cento rispetto al 2010. Un incremento troppo esiguo. Tanto che di questo passo ci vorranno più di cento anni per raggiungere un’equa rappresentanza di genere”.

La ricerca evidenzia che è un fenomeno “storico e globale” anche la marginalizzazione delle donne nelle pagine più rilevanti dell’informazione, ad esempio nelle notizie di politica, economia, sport. Ma le donne, secondo quanto evidenzia la ricerca, sono poche anche in veste di portavoce di enti, istituzioni, partiti, governi e associazioni: solo il 12 per cento a livello locale, il 13 per cento a livello nazionale e il 20 per cento a livello mondiale.

“Le donne hanno in genere più probabilità di far notizia come vittime, o sopravvissute, compreso il fatto di essere vittime di violenze o crimini, e in questo senso esistono in proporzione il doppio, o anche più, degli uomini”, ha continuato la Azzalini entrando nel merito della ricerca. E ha aggiunto che il fenomeno “finisce per mantenere un’immagine femminile di debolezza, non abbastanza bilanciata dalla esigua visibilità di donne forti, autorevoli, competenti, con ruoli attivi e rilevanti nella società”.

Nel complesso, secondo quanto emerge, il raggiungimento dell’obiettivo di parità fissato a Pechino nel 1995 è ancora molto lontano poiché i media, perlomeno quelli finalizzati all’informazione, non promuovono ancora una rappresentazione bilanciata e non stereotipata delle donne.

Nonostante l’ampia presenza delle donne nelle redazioni locali e di tutto il mondo, ancora vi è una scarsa attenzione nei confronti delle donne, che sono raramente centrali nelle notizie, specie a livello locale dove si è registrata la più bassa percentuale di notizie a centralità femminili.

Le condizioni di disuguaglianza fra donne e uomini che persistono su molti fronti, dall’occupazione alla partecipazione politica, sono raramente messe in rilievo dall’informazione di tutto il mondo, quasi mai a livello locale. Lo stesso dicasi per le notizie che riguardano politiche, norme o altre misure volte a rimuovere gli ostacoli alle pari opportunità tra uomo e donna. E per quanto riguarda gli stereotipi di genere, invece, la difficoltà appare diffusa a tutti i livelli: le pratiche giornalistiche che concorrono a sfidare gli stereotipi di genere ed a promuovere un’immagine più inclusiva, articolata e moderna dell’universo femminile, secondo l'Osservatorio, si esprimono ancora molto poco nei media di tutto il mondo.

“Siamo di fronte a un fenomeno particolare nel mondo dell’informazione in Italia, con le donne che sono spesso visibili ma spesso senza potere - ha commentato Carlo Sorrentino, docente presso l'università di Firenze - al contempo ci troviamo di fronte alla necessità, sempre più urgente, di cambiare questa rappresentazione. Lo sguardo e l’agire delle donne possono aiutare a modificare l’immagine e il ruolo femminile nel mondo dei media”.


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