Questo sito contribuisce alla audience di 
Toscana Media News quotidiano online.
Percorso semplificato Aggiornato alle 14:26 METEO:FIRENZE16°  QuiNews.net
Toscana Media News - Giornale Online
giovedì 28 marzo 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Biden: chi protesta per Gaza «ha ragione»

Lavoro martedì 30 gennaio 2018 ore 14:54

Guide turistiche contro la Regione Toscana

Centinaia di guide in corteo nel centro di Firenze per protestare contro i corsi di abilitazione alla professione "troppo facili" in vigore in Toscana



FIRENZE — Cori, slogan, striscioni: centinaia di guide turistiche hanno manifestato per le strade del centro storico di Firenze e davanti alla sede del Consiglio regionale per contestare i corsi di abilitazione alla professione autorizzati dalla Regione Toscana. Troppo facili, ad avviso dei professionisti, per poter esercitare un mestiere qualificato che invece richiederebbe un esame di stato. Secondo gli ultimi dati diffusi dalla stessa Regione, le guide turistiche in Toscana sono 3.304: 1858 lavorano a Firenze, 287 a Siena, 274 a Pisa, 211 a Lucca, 171 a Grosseto, 170 a Prato, 120 a Livorno, 107 ad Arezzo, 70 a Pistoia e 36 a Massa Carrara.

“Non ci si improvvisa guide turistiche - scrive in una nota Enzo Emilio Cusumano, presidente di Cna Professioni Firenze e guida turistica - Per esserlo occorre conoscere approfonditamente e correttamente il patrimonio storico-artistico-culturale di un territorio, così da offrire un servizio di qualità ai turisti. Le modalità di rilascio dell’abilitazione adottate dalla Regione Toscana tramite corsi formativi “facili”, riconosciuti dall’ente ma gestiti da agenzie private, non vanno certo in questa direzione e stupisce doppiamente visto il gran parlare istituzionale che si fa, sia a livello nazionale che locale, del turismo come leva economica su cui investire”.

Il timore delle guide professionisti è che la pratica dei corsi valida in Toscana possa diffondersi nel resto d'Italia attraverso un’intesa Stato-Regioni.

“La nostra professione è altamente specialistica – prosegue Cusumano – è impensabile che una formazione basata su percorsi formativi provinciali possa essere adeguata per l’esercizio in tutta d’Italia: per dire, seguire un corso sul patrimonio artistico di Firenze non rende competenti su Pompei. Le guide devono essere abilitate soltanto attraverso esami dello Stato ed avere una abilitazione regolata da leggi della Repubblica Italiana”.

Oltre al danno per le guide turistiche e per i turisti, anche la beffa per i cittadini: “Molti di questi corsi, infatti, sono rimborsati integralmente dalla Regione Toscana tramite generosi voucher formativi - continua Cusumano - Tutto per formare una figura che appartiene a una categoria che soffre ormai di soprannumero, quindi a rischio chiusura di ormai insostenibili partite Iva".

Il caso dei corsi non è l’unico problema che affligge la categoria: il fenomeno dell’abusivismo è infatti molto diffuso nel settore così come quello delle guide turistiche provenienti dall’estero, che il Mibact può autorizzare all’esercizio nel nostro paese e che producono reddito grazie al patrimonio artistico italiano ma ma pagano le tasse nel loro paese d’origine.

“Quel che serve è una normativa nazionale in grado di garantire la corretta illustrazione del patrimonio italiano e di tutelare contemporaneamente visitatori e operatori qualificati” conclude Cusumano.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno