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Attualità martedì 22 marzo 2016 ore 10:17

"Forteto? Caso macroscopico di disattenzione"

L'ex procuratore di Firenze Ubaldo Nannucci è stato ascoltato nella commissione d'inchiesta del Consiglio toscano sulla vicenda del Forteto



FIRENZE — Sentiti anche la presidente nazionale dell'Arci Francesca Chiavacci, già deputata eletta nel Mugello, e Luciano Malatesta, testimone nei processi del mostro di Firenze.

Ubaldo Nannucci, spiega una nota del Consiglio regionale, capo della procura di Firenze tra il 2002 e gli inizi del 2008, ha ricordato come quella esperienza si sia per lui conclusa quando "la vicenda del Forteto non era ancora esplosa" e per questa ragione il suo ufficio "non si è mai occupato del Forteto".

Il presidente della commissione Paolo Bambagioni (Pd) ha sollecitato l'ex procuratore in merito alle "forti, per noi inspiegabili carenze del Tribunale dei minori, che ha continuato a mandare ragazzi al Forteto, contribuendo anche ad accrescere la credibilità di quella comunità, in contrasto con sentenze e nonostante le sanzioni della Corte europea dei diritti dell'uomo".

Ubaldo Nannucci ha poi definito il Forteto un "caso macroscopico di disattenzione". E alla commissione regionale d'inchiesta ha riconosciuto il merito di aver ascoltato i ragazzi del Forteto: "Avete fatto quello che dovevano fare loro".

Per Nannucci, un contatto personale e diretto con i ragazzi avrebbe potuto far emergere, "per quanto i ragazzi fossero pesantemente condizionati dall'ambiente, stando a quello che si è appreso leggendo i giornali, quella situazione di totale anomalia: l'assoluta aberrazione della cessazione dei rapporti tra i ragazzi e la famiglia d'origine che non appartiene a nessun tipo di modello educativo. Cose che, a mio avviso, chi ha svolto quella funzione per diversi anni avrebbe dovuto considerare".

A precisa domanda del consigliere Jacopo Alberti (Lega Nord), l'ex procuratore ha risposto che "una delle ipotesi possibili era che ci fosse una connessione tra le vicende del mostro di Firenze e il Forteto, ma l'indagine della squadra mobile non portò a risultati". Ha spiegato di non aver ha mai saputo "dell'esistenza di due o tre fascicoli sul Forteto, di cui vi ha parlato Giuttari. Dovete chiedere a lui". 

Nannucci ha risposto anche che nell'indagine sui mandanti del mostro di Firenze tra le procure di Firenze e Perugia "ci fu un dissenso con episodi molto spiacevoli, ritenemmo che le indagini di Perugia travalicassero i confini della competenza funzionale di quell'ufficio. Il conflitto di competenze fu risolto da Genova".

Nell'audizione di Luciano Malatesta, che ha raccontato le drammatiche vicende della sua famiglia e le testimonianze legate alle indagini sul mostro di Firenze, non sono emersi collegamenti con la vicenda del Forteto. La commissione, su proposta del vicepresidente Giovanni Donzelli (Fratelli d'Italia), chiederà l'audizione del procuratore Paolo Canessa.


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