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Attualità sabato 05 settembre 2015 ore 10:38

Renzi sindaco, quattro anni di bilanci irregolari

Nuova stoccata della Corte dei Conti: l'attuale premier avrebbe gestito così male la cassa da mettere a rischio l'equilibrio finanziario del Comune



ROMA — L'ordinanza inviata dalla Corte dei Conti a Palazzo Vecchio è datata 31 luglio 2015 e d è stata pubblicata in parte questa mattina in esclusiva dal Fatto Quotidiano.

Da un lato i giudici contabili puntano il dito contro la gestione dei flussi di cassa del Comune tra il 2011 e il 2014 da parte dell'allora sindaco Matteo Renzi. Dall'altro sottolineano come la situazione sia in parte migliorata con la nuova giunta guidata da Dario Nardella, anche se alcune falle permarrebbero.

In sostanza i bilanci degli ultimi 4 anni dell'amministrazione Renzi conterrebbero, secondo la Corte, "gravi irregolarità". Così gravi da compromettere, si legge nell'ordinanza, "l'equilibrio e la stabilità finanziaria dell'ente".

"La gestione di cassa nel triennio 2011-2013 - ha scritto la Corte - ha evidenziato l'impiego di fondi aventi specifica destinazione per spese di parte corrente, non ricostituiti al termine dell'esercizio". Fondi che "potevano essere ricostituiti integralmente con gli incassi avvenuti nei primi mesi del 2014".

Nel dettaglio si tratta di "somme correnti depositate nei conti correnti per 5,5 milioni, trasferimenti ministeriali per il funzionamento degli uffici giudiziari per il 2011 e il 2012 per 28,6 milioni, contributi erariali per 5,7 milioni". L'amministrazione avrebbe dovuto accumulare questi incassi come riserve, invece li avrebbe spesi per altri scopi, determinando "una sostanziale difficoltà nella gestione dei flussi di cassa".

Da ultimo la Corte contesta al Comune di non aver riscosso molti crediti derivati da multe non pagate e che risalgono a prima del 2009. A questo punto non possono più essere riscosse e i giudici contabili sostengono che queste dovrebbero essere iscritte tra le passività: "la loro elevata incidenza percentuale comporta un potenziale rischio per la tenuta degli equilibri di bilancio negli esercizi successivi".


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