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Attualità venerdì 30 settembre 2016 ore 16:22

Il bernoccolo toscano per le denunce

La Toscana è una delle regioni con il maggior numero di reati denunciati. L'assessore Bugli: "Mezzo milione per la sicurezza nelle aree più a rischio"



FIRENZE — I dati, in realtà, per il momento descrivono un 2016 con i reati in calo dell'8 per cento in tutta la Toscana. Per il momento, perché l'anno non è ancora finito. La tendenza, in ogni caso, è questa. Lo ha sottolineato il prefetto di Firenze Alessio Giuffrida a proposito della criminalità in Toscana nel corso del convegno sul tema della sicurezza promosso dalla Regione Toscana a Firenze.

Ad annunciare i progetti speciali e sperimentali per accrescere la sicurezza in alcune delle realtà toscane più a rischio è stato l'assessore regionale alla legalità Vittorio Bugli. La giunta regionale pensa a uno stanziamento di 500mila euro. 

"Anche se non abbiamo competenze dirette in materia di sicurezza – ha detto l'assessore – intendiamo concentrare le risorse in alcune situazioni campione dando priorità a chi presenta maggiori problemi e diversificando gli interventi. Ecco quindi che a Prato interverremo nell'area della stazione del Serraglio, a Pisa in quella della stazione centrale, a Livorno nei quartieri più a rischio e a Firenze sulla movida, così da testare l'efficacia dei progetti, per poi replicarli in altre realtà".

Le risorse si aggiungeranno al milione di euro che la Regione ha recentemente messo a disposizione degli enti locali per l'acquisto di sistemi di videosorveglianza ed informatici per segnalare in tempo reale reati, situazioni di pericolo o di degrado.

Sul fronte dei crimini, dopo il picco del 1991, la Toscana ha registrato tre momenti critici, con altrettanti picchi: il primo nella seconda metà degli anni Novanta, il secondo nel 2007 e l'ultimo, più di recente, nel 2012. Da allora i delitti in Toscana sono calati. 

I reati contro il patrimonio in generale sono aumentati nel 2002 dopo un decennio in cui sono rimasti costantemente più bassi della media italiana. Poi la situazione si è invertita e da allora la delittuosità della regione è risultata sempre superiore. Nel 2014 si sono contati 5.057 delitti ogni centomila abitanti. Nel 2015, però, sono scesi a 4.884. 

Drastico calo degli omicidi. Dal 1991 a oggi il livello rispetto alla media italiana è sempre rimasto più basso. Nel 2015 ne sono stati contati 18 (volontari) e 54 tentati. Sono invece più frequenti in Toscana che in Italia e costantemente in crescita nel tempo le lesioni dolose: 120,5 (sempre nel 2015) per centomila abitanti, quintuplicato rispetto agli anni Novanta. Stabile, anche se preoccupante, il numero delle violenze sessuali: 284 ancora nel 2015.

I furti sono in calo rispetto al 2014. L'anno scorso se ne sono contati 2.783. 

Guardando alla geografia dei delitti, il tasso si riduce passando dal nord al sud della Toscana. Le province con i valori più alti sono Firenze, Prato e Lucca, seguono Livorno e Pisa. Un po' più indietro si piazzano Massa-Carrara e Pistoia. Le province più 'protette' sono Grosseto, Arezzo e Siena.


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VITTORIO BUGLI SU CONVEGNO SICUREZZA E CRIMINALITA' - dichiarazione
ALESSIO GIUFFRIDA SU CONVEGNO SICUREZZA E CRIMINALITA' - dichiarazione
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