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Attualità mercoledì 25 novembre 2015 ore 10:30

Posto occupato contro la violenza sulle donne

L'ufficio di presidenza del Consiglio regionale aderisce alla campagna di sensibilizzazione che vuole ricordare tutte le donne uccise



FIRENZE — Una sedia vuota in mezzo all'aula, sulla quale è stato posto un drappo rosso dal presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, e a fianco un paio di scarpe anche queste rosse, diventate il simbolo del femminicidio.

Il Consiglio regionale toscano ha celebrato la sua adesione alla campagna "Posto occupato" in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

L'iniziativa è stata presentata dal presidente dell'Assemblea Eugenio Giani all'apertura dei lavori. A seguire una serie di interventi e testimonianze da parte delle consigliere regionali sul tema. 

Molte le consigliere regionali che si sono presentate in Aula vestite rosso, poi hanno preso la parola Alessandra Nardini, Elisa Montemagni e Irene Galletti. Il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, ha deposto un drappo rosso sulla sedia

Nel 2014 in Toscana sono state uccise 12 donne, una al mese. Il numero parla da solo ed è molto preoccupante e in aumento in confronto agli anni passati: in 7 anni, tra il 2006 e il 2013, sono state uccise 65 donne, una ogni 46 giorni. Questi i dati del settimo "Rapporto sulla violenza di genere in Toscana" che è stato presentato da Monica Barni, vicepresidente della Regione, e dall'assessore Stefania Saccardi.

Per questo oggi, 25 novembre, per la giornata contro la violenza sulle donne, il Consiglio regionale aderisce alla campagna “Posto occupato”.

“Ogni donna vittima di violenza - spiega la vicepresidente del Consiglio regionale, Lucia De Robertis -, prima che qualcuno ponesse fine alla sua vita, occupava un posto, nelle istituzioni, nei mezzi pubblici, nel lavoro, a teatro, al cinema. Un posto che ora è stato cancellato brutalmente, indegnamente. In Consiglio regionale vogliamo ricordare tutti questi posti rimasti vuoti e tutte queste donne, un gesto simbolico ma significativo, per dire forte il nostro no a un fenomeno gravissimo e ancora troppo diffuso e ribadire il nostro impegno per contrastarlo e prevenirlo”. 

Le consigliere Ilaria Bugetti, Fiammetta Capirossi, Ilaria Giovannetti, Titta Meucci, Alessandra Nardini, Serena Spinelli e Valentina Vadi, in accordo con la vicepresidente De Robertis, hanno deciso di promuovere questa campagna di sensibilizzazione contro ogni violenza sulle donne.

"Oltre al gesto simbolico stiamo facendo molto anche in Consiglio regionale - spiega Monia Monni, consigliera regionale del Pd - con azioni concrete che hanno visto convergere maggioranza ed opposizione, come ad esempio la mozione sulla violenza sui treni o quella per valorizzare i centri antiviolenza. Siamo tutti uniti per ricordare e per affermare, con sempre maggior determinazione, il nostro quotidiano impegno contro la violenza sulle donne”. 

“Le istituzioni tendono a ricordarsi della violenza di genere il 25 novembre e l’8 marzo. Nel resto dell’anno, purtroppo, risuona spesso il leit motiv “non ci sono soldi” per contrastare un’emergenza sociale che in Toscana coinvolge circa duemila donne. Il Consiglio regionale ha approvato un atto per supportare con migliore organizzazione e maggiori fondi la lotta civile portata avanti ogni giorno dalle volontarie dei Centri Antiviolenza. È al loro impegno che va dedicata questa giornata”, dichiara Irene Galletti, consigliera del Movimento 5 Stelle.

 “La violenza sulle donne sta diventando un fenomeno di quotidianità tanto da non saperci più ferire, ma bisogna essere consapevoli che il femminicidio è un atto delinquenziale fra i più aberranti. Prima di tutto dobbiamo alimentare la solidarietà femminile soprattutto in occasioni brutali come quelle in cui le donne sono vittime di violenza. Una violenza da condannare non solo il 25 novembre, ma tutti i giorni dell’anno”, conclude Elisa Montemagni consigliera regionale della Lega Nord.


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