Permesso di soggiorno per chi perde il lavoro

Cgil, Cisl e Uil chiedono al governo Renzi di estendere a 24 mesi il permesso di soggiorno per gli immigrati in attesa di un'occupazione

FIRENZE — I sindacati confederali hanno promosso per oggi una giornata di mobilitazione nazionale per portare all'attenzione del governo e dell'opinione pubblica il problema degli stranieri che, perdendo il lavoro a causa della crisi, rischiano di perdere anche il permesso di soggiorno e diventare irregolari. A Firenze si è svolto un presidio di protesta davanti alla sede della Prefettura.

Il tasso di disoccupazione fra gli immigrati ha raggiunto il 17 per cento. Una legge del 2012 ha portato da sei mesi a un anno il permesso per attesa occupazione che può essere ulteriormente ampliato in alcune circostanze. Ma nonostante questo fra il 2014 e il 2015 sono stati trecentomila i mancati rinnovi per perdita di lavoro.

"Centomila delle persone interessate hanno dovuto lasciare l'Italia - spiegano Cgil, Cisl e Uil - Altri duecentomila sono finiti nella trappola del lavoro sommerso, un tunnel da cui è difficilissimo uscire e in cui vengono cancellati i diritti fondamentali, civili e del lavoro".

"Il lavoro nero sta producendo situazioni di grave sfruttamento, speso funzionale a fenomeno di tratta e lavoro forzato - concludono i sindacati - Chiediamo quindi provvedimenti legislativi per prolungare la durata del permesso per attesa occupazione almeno a due anni ed evitare così che decine di migliaia di persone finiscano nelle mani dei racket".

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