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Attualità mercoledì 27 luglio 2016 ore 16:00

Conti dellla Regione ok ma è allarme partecipate

Per la Corte dei Conti il rendiconto 2015 della Regione è corretto ma c'è il problema delle società partecipate, a partire da Fidi Toscana



FIRENZE — Tutti promossi anche quest'anno ma con riserva e soprattutto con un severo richiamo per i bilanci in rosso di alcune società partecipate. Stamo parlando del rendiconto 2015 della Regione Toscana e del giudizio che ne ha dato oggi la Corte dei Conti di fronte ai vertici regionali schierati, dal governatore Enrico Rossi al presidente del Consiglio Eugenio Giani agli altri membri dell'ufficio di presidenza.

Il rendiconto si è chiuso con un saldo finanziario negativo per 620 milioni di euro, in peggioramento rispetto ai 237 milioni del 2014.

Il procuratore regionale Andrea Lupi ha chiesto alla Corte il riconoscimento della regolarità contabile del rendiconto, evidenziando però un disavanzo di amministrazione di 3 milioni e mezzo di euro in parte dovuto alla decisione della Regione di non ricorrere a nuovi indebitamenti anche in caso di investimenti messi in bilancio con la previsione di coprirli accendendo mutui. 

E poi c'è la situazione critica di alcune società partecipate, prima fra tutti quella di Fidi Toscana, la finanziaria regionale, il cui bilancio 2014 si è chiuso con un rosso di 3 milioni e mezzo  di euro per il terzo anno consecutivo. Ma c'è poco da stare allegri anche per altre società che fanno capo alla Regione, come Interporto toscano, Arezzo Fiere e Congressi e il sistema termale.

In compenso la spesa per il personale è fra le più basse d'Italia, con un calo da 147 a 139 milioni di euro.

La spesa sanitaria è invece passata dai 7 miliardi e 600 milioni di euro del 2011 a 7 miliardi e 767 milioni di euro nel 2015. A pesare in modo drammatico, la componente farmaceutica, cresciuta fino a 436 milioni di euro con uno sforamento rispetto al limite di legge del 3,5 per cento.


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