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Attualità giovedì 02 febbraio 2017 ore 10:00

Professioni si cambia, equiparate alle imprese

Approvata all'unanimità dall'aula del Consiglio regionale la legge che regolamenta il sostegno all'innovazione delle attività professionali



FIRENZE — Il testo della legge approvata dal Consiglio regionale oltre ad assimilare il rapporto tra istituzioni e professioni a quello tra istituzioni ed imprese ha introdotto una disciplina organica delle professioni non organizzate. In sostanza sono state introdotte norme che prevedono, all’interno della commissione regionale delle professioni, la presenza di rappresentanti delle professioni, l’istituzione di un osservatorio delle professioni intellettuali presso l’Irpet e l’estensioni di misure di sostegno per l’accesso e l’esercizio delle attività professionali. 

"L’obiettivo di questa proposta di legge – ha detto Gianni Anselmi, presidente della commissione Sviluppo economico e formazione – è dare impulso al dialogo tra la Regione e il mondo professionale attraverso l’introduzione di alcuni elementi di innovazione e l’adeguamento della norma regionale alla legislazione nazionale del 2013 che regola la disciplina organica delle professioni non organizzate".

"Le principali modifiche - ha detto ancora Anselmi - sono: la variazione della durata in carica della Commissione regionale delle professioni, da tre a cinque anni e l’aumento del numero dei componenti che da 44 diventano 52, così da garantire la giusta rappresentanza al mondo delle professioni, ordinistiche e non, che negli anni si è ampliato notevolmente e l’introduzione di un osservatorio delle professioni intellettuali, presso Irpet, che svolgerà la propria attività in coordinamento con l’osservatorio delle imprese. Al fine di assimilare il rapporto tra istituzioni e professioni a quello tra istituzioni ed imprese, viene rafforzato anche il sostegno per l’accesso e lo svolgimento dell’attività professionale fino ad oggi riservato esclusivamente ai giovani fino a 40 anni, affiancando al fondo di rotazione, l’intervento in conto interesse con risorse pari a 50mila euro disponibili a partire dal 2018”.

Sul testo è intervenuta anche la consigliera regionale Irene Galletti che, nell'esprimere il voto favorevole del M5S ha ribadito l’apprezzamento per l’istituzione dell’osservatorio di “un ente in grado di studiare, monitorare ed elaborare i dati fornendo alla Regione una panoramica esatta è lo strumento migliore per rendere più efficiente la legge“. La consigliera ha anche ricordato l’emendamento del M5S recepito in legge, per porre il limite di una sola legislatura alla durata in carica dei membri della commissione regionale dei soggetti professionali.

L'apertura della legge "che tenta di mettere sullo stesso piano le imprese e le professioni, c’è una parificazione del profilo della libera professione e quello dell’impresa”, ha detto il capogruppo Pd Leonardo Marras. 


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