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Politica mercoledì 07 dicembre 2016 ore 18:15

"Governo di responsabilità nazionale o elezioni"

Matteo Renzi

Lo ha proposto il premier Renzi alla direzione nazionale del Pd prima di salire al Colle per formalizzare le dimissioni: "Non abbiamo paura di niente"



FIRENZE — La direzione nazionale del Pd è iniziata poco dopo le 18. Il programma prevedeva solo l'intervento del segretario del Pd e premier dimissionario Matteo Renzi, senza alcun dibattito sulle ragioni della sconfitta referendaria, rinviate ad un secondo momento.

. Renzi, dopo aver confermato che alle 19 salirà al Quirinale per formalizzare le dimissioni alla luce della sconfitta referendaria, ha avanzato la sua proposta politica già anticipata nella e-news diffusa nel pomeriggio (vedi articolo in home page). Ed è partito dalla necessità di cambiare la legge elettorale, l'Italicum creato per eleggere una sola Camera quando ancora Renzi e la sua maggioranza confidavano che la riforma costituzionale che aboliva il bicameralismo paritaria avrebbe avuto il via libera dai cittadini.

"Noi non abbiamo paura di niente e di nessuno - ha detto Matteo Renzi - Credo che per cambiare la legge elettorale sia necessario aspettare il pronunciamento della Consulta (annunciato per il 24 gennaio 2017, ndr) e che dopo tutti i partiti dovrebbero assumersi le loro responsabilità:  in un nuovo governo che affronti la legge elettorale oppure in un nuovo governo che, oltre alla legge elettorale, affronti anche  gli appuntamenti istituzionali in programma per il 2017. Ma il Pd non può accettare di sostenerne il peso da solo. L'abbiamo già fatto (il governo Monti nel 2011 e nel 2012, ndr). E se così non fosse, non abbiamo paura della democrazia, non abbiamo paura del voto".

"Lasciamo il governo con qualche tassa in meno e qualche dirittto in più" ha detto ancora Renzi.

Il premier dimissionario ha proposto anche la convocazione permanente della direzione del Pd per tutta la durata delle consultazioni del presidente della Repubblica sulla crisi di governo che inizieranno domani. 

"Propongo che la delegazione al Quirinale sia composta da uno dei due vice segretari e ringrazio Debora Serracchiani che ha indicato Lorenzo Guerini, il presidente del Partito e i due capigruppo - ha detto Renzi - Propongo che la direzione sia convocata in modo permanente per consentire alle delegazioni di venire a riferire su elementi di novita' e perche' a quel punto si possa discutere in modo democratico sul percorso da scegliere. Qui non ci sono scelte scodellate, si discute qui dentro, si vota qui dentro, si vota qui dentro".


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