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Politica martedì 12 gennaio 2016 ore 12:00

"Dimenticanza Asl non è un problema formale"

I Cinque stelle si chiedono quante siano adesso le Asl in Toscana dopo la riforma sanitaria. "I responsabili di questo errore si devono dimettere”



FIRENZE — Il gruppo M5s in Consiglio regionale presenterà la richiesta di dimissioni dell'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, a seguito della nuova riforma della sanità toscana che presenta "alcune falle" che danno vita a un "caos organizzativo", e si riserva anche di chiedere la sfiducia nei confronti del presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, per il processo di verifica del percorso referendario.

E' quanto annunciato oggi dal capogruppo pentastellato Giacomo Giannarelli insieme al consigliere Andrea Quartini

"La riforma sanitaria ha come effetti immediati soltanto quello di evitare il referendum e il confronto con i cittadini - ha spiegato Quartini -. Per questo hanno affrettate le cose fino al punto di aver stralciato una parte dell'articolato che ha però prodotto una legge che contiene un errore madornale dal punto di vista della gestione della sanità. Il Pd e la Giunta si sono infatti dimenticati di definire nella norma gli ambiti territoriali su cui si baseranno le nuove Aziende sanitarie di area vasta". 

Nella norma "ci sono richiami generici alle strutture - ha detto ancora - ma manca l'allegato nel quale sono indicati i confini" delle Asl e al momento "i direttori generali della aziende sono direttori del nulla". Normare questa "falla" con un intervento successivo "a nostro parere è illegittimo". 

Secondo M5s, questa situazione "crea un vuoto legislativo di una gravità inaudita. Per cui qualsiasi azione i Dg facciano è illegittima e soggetta a contenzioso". Giannarelli ha spiegato che al momento "non sappiamo se le Asl sono ora 3, 12, 15 o adddirittura nessuna" e "riconduciamo la responsabilità di questa situazione all'assessore Saccardi. Per questo ne chiediamo le dimissioni". Altrettanto, ha sottolineato ancora Giannarelli, "ci riserviamo di chiedere la sfiducia del presidente del Consiglio Giani. Secondo noi l'ora è scaduta" e il referendum "è ancora valido".


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