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Lavoro martedì 21 agosto 2018 ore 15:53

Bekaert reazione a catena, saltano altri 15 posti

Sono quelli dei lavoratori della ditta che ha l'appalto delle pulizie nello stabilimento di Figline. A denunciarlo la Filcams Cgil



FIGLINE VALDARNO — Sembra essere iniziato l'effetto domino innescato dall'annuncio della chiusura dello stabilimento Bekaert di Figline Valdarno che produce lo 'steel cord', il rinforzo in acciaio per pneumatici. Gli operai ieri sono rientrati a lavoro dopo una pausa estiva trascorsa in presidio permanente davanti ai cancelli ma la prospettiva a stretto giro per ora è ancora quella dei 318 licenziamenti annunciati a giugno. Per il momento la discussione è stata rinviata dopo che l'azienda ha accettato di allungare fino al 3 ottobre la fase di confronto con i sindacati. Ma le sorte dei lavoratori è ancora appesa a un filo. 

Ora, scrive in una nota la Filcams Cgil in una nota a firma di Gianni Filindassi, la reazione a catena ha iniziato a colpire i lavoratori degli appalti. In questo caso si tratta di 15 lavoratori della 'Girolami & C.' a cui è arrivata la lettera di licenziamento. L'azienda aveva appunto in appalto le pulizie all'interno della fabbrica Bekaert di Figline. In una nota del sindacato si legge che l'azienda "ha comunicato in un primo momento la data del 4 settembre come ultimo giorno di lavoro, successivamente ha comunicato verbalmente che i lavoratori rimarranno a lavoro fino ai primi di ottobre o fino a quando la fabbrica rimarrà aperta, sapendo già che saranno comunque licenziati". 

Insomma altri 15 posti che si sommano ai 318 su cui incombe lo spettro del licenziamento e a cui si aggiungono quelli dell'appalto della mensa e della sorveglianza, oltre che dell'indotto. 

Da qui la richiesta del sindacato al governo e al ministero del lavoro di tener conto, in un eventuale decreto per consentire gli ammortizzatori sociali anche in caso di chiusura della fabbrica, anche dei lavoratori in appalto. 

Sabato scorso, a sorpresa, a manifestare la propria solidarietà ai lavoratori in presidio è arrivato anche il cantante Sting che ha improvvisato un concerto per gli operai. 


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