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Attualità giovedì 30 novembre 2017 ore 16:36

Aferpi, il governatore Rossi querela Matteo Renzi

enrico rossi

Nonostante le precisazioni dello staff del segretario del Pd, Rossi ha dato mandato all'Avvocatura regionale di predisporre la querela



FIRENZE — Nei primi giorni della prossima settimana il presidente della Regione Toscana presenterà la querela per diffamazione predisposta dall'Avvocatura regionale contro il segretario del Pd Matteo Renzi per le frasi a lui attribuite da alcuni organi di stampa sulla vertenza dell'Aferpi, le ex acciaierie Lucchini di Piombino.

"Le querele non di minacciano, si fanno" ha detto Rossi ai cronisti questa mattina, confermando di aver dato mandato all'avvocatura regionale di predisporre la querela.

Non ha quindi prodotto alcun effetto la precisazione inviata alle agenzie dallo staff di Renzi nel pomeriggio di ieri per smentire che il segretario dem avesse mai pronunciato la frase incriminata. Di cosa si tratta? La vicenda è iniziata quando alcuni quotidiani hanno riferito che Renzi, durante l'incontro di martedì scorso con una delegazione di operai dell'Aferpi iscritti al Pd, avrebbe detto: "Rebrab? Furono Rossi e Landini a volerlo. Io penso che l'operazione Jindal, che avevo conosciuto a Firenze, andasse fatta tre anni fa".

Parole che hanno mandato su tutte le furie il governatore Rossi: "Il progetto industriale presentato dall'imprenditore Issad Rebrab è stato scelto attraverso una regolare procedura di gara del Ministero dello Sviluppo Economico, sulla quale non ho avuto alcuna influenza - ha scritto Rossi in una nota - Le affermazioni su Piombino, così come riportate dai giornali, meritano una sola risposta: la querela. Ne sono dispiaciuto ma su questa materia non si scherza e non sono ammessi equivoci".

Per gettare acqua sul fuoco, qualche ora dopo lo staff di Renzi aveva smentito le dichiarazioni attribuite al segretario del Pd, liquidandole come "ricostruzioni giornalistiche di frasi de relato". Ma oggi i quotidiani hanno confermato la loro versione dei fatti. E la querela di Rossi a Renzi va avanti. Che sia l'inizio di una crisi senza ritorno per il governo regionale, presieduto da Rossi, fondatore di Articolo Uno-Mdp, e finora sostenuto dal Pd?

"Sia Renzi che Rossi sono persone che si sono fortemente impegnate per Piombino quindi vanno considerate con rispetto - ha commentato il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani - Non penso che siano questi temi che possano portare a una fine della legislatura".


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ROSSI PER QUERELA RENZI PER AFERPI

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