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Imprese & Professioni lunedì 01 agosto 2016 ore 19:04

​Fiorentina, il mercato è un enigma

E se fosse ancora Rossi-Gomez? Finiti i prestiti della coppia-gol che poca fortuna ha avuto in passato: ad oggi, il meglio in arrivo dal mercato.



FIRENZE — La Fiorentina ha chiuso l’ultima stagione al quinto posto, risultato in linea con le potenzialità della rosa e delle avversarie giunte davanti in graduatoria: qualche mugugno è più che altro dovuto all’exploit di inizio stagione scorsa, con la viola a lungo in testa alla classifica e sino a fine gennaio in piena zona Champions League. Improvvisamente il nuovo mago portoghese, diventato Paulo Sousa, sembrava aver perso la pozione magica: Kalinic smetteva di segnare e l’imperforabile difesa gigliata cominciava a presentare falle preoccupanti. Ed è con questo stato d’animo, del sempre turbolento toscano, che il tifoso fiorentino riparte.

Cosa può realisticamente chiedere la viola alla stagione 2016-2017? Nessun big ha lasciato la squadra e nemmeno vi è l’intenzione di cambiare idea, nonostante le tante richieste soprattutto per Borja Valero, Badelj e Bernardeschi. Conservare la stessa ossatura dello scorso anno, con una stagione in più di conoscenza anche per il neofita Sousa non è un cattivo punto di partenza, ma c’è un di più: tornano da fine prestito Rossi e Gomez , che bene (nel caso del tedesco benissimo) hanno fatto al Levante e al Besiktas. L’azzurro ha dimostrato di poter dare un ottimo contributo se in salute ed impiegato con costanza, magari senza lo spunto antecedente ai numerosi e gravi infortuni: il tedesco ha addirittura vinto il titolo di capocannoniere ed il campionato, confermandosi quale ottimo protagonista anche ad Euro 2016. Puntare ancora su di loro non sarebbe folle , ma il primo a doverci credere è ovviamente il tecnico lusitano.

La campagna acquisti-cessioni ha mosso ben poco : Roncaglia si è svincolato ed è passato al Celta Vigo, così come la bandiera Pasqual ora all’Empoli. Per fine prestito dicono addio anche gli evanescenti Tino Costa e Kone, qualche piccolo rimpianto per Blaszczykowski rilanciato alla grande dagli Europei in Francia ma soprattutto Tello. È tornato al Barça ma la Fiorentina farà il possibile per riportarlo in Italia, dopo la buona metà di stagione disputata. Sono arrivati tre baby, classe ’96-’97-’98: trattasi del difensore Diks, il portiere Dragowski ed il figlio d’arte Hagi. Acquisti di prospettiva, magari potenziali e futuri campioni ma che difficilmente potranno dare un immediato contributo alla causa viola. Quale?

L’analisti statistica e le previsioni per il futuro . Confermarsi in Europa sicuramente, facendo bene su tutti e 3 i fronti ma dando precedenza ad una stabile presenza continentale di stagione in stagione. Un campionato italiano che anche nel corso dell’ultima stagione si è confermato essere più vicino alle medie europee, per quanto concerne statistiche di gol segnati, come dimostra un report statistico pubblicato recentemente Bwin.it.

Nella passata stagione, infatti, la squadra guidata da Paulo Sousa ha messo a segno 60 reti in 38 partite, che corrisponde ad una media di 1,57 gol a partite, un dato che attesta la propensione offensiva della squadra pur non avendo un reparto offensivo di primissimo piano, un dato che ha contribuito insieme a quello di altre squadre italiane come Juventus, Napoli, Inter e Roma ha colmare il gap che esisteva tra la Serie A e i campionati esteri.

La viola dovrà sicuramente migliorare nella fase difensiva . Nella scorsa stagione ha incassato 42 gol, che pur non essendo un passivo negativo e un parametro su cui riflettere per un semplice motivo: storicamente lo scudetto viene vinto dalla squadra che ha incassato meno gol, basti pensare al Milan di Capello e alla Juventus di Lippi, Conte e Allegri. Sousa dovrà lavorare alla fase difensiva, fondamentale per consentire alla viola di compiere un ulteriore salto di qualità e conquistare quella Champions che ormai manca da oltre un decennio.


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