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Attualità martedì 27 ottobre 2015 ore 14:31

Lo sciopero della fame dei disabili

Servizio di Elisabetta Matini

Clamorosa protesta delle associazioni Vita Indipendente e Paraplegici Toscana davanti alla sede della giunta regionale per chiedere maggiori risorse



FIRENZE — Clamoroso sciopero della fame dei membri delle associazioni Vita Indipendente e Paraplegici Toscana davanti a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della giunta regionale, per avere garanzie sui finanziamenti del progetto che consente ai disabili di avere un assistente personale e di condurre un'esistenza più autonoma e dignitosa evitando il ricovero in strutture sanitarie protette o case famiglia.

Una trentina di persone ha manifestato davanti all’ingresso del palazzo, scadendo cori, innalzando cartelli e striscioni, alcune in condizioni talmente gravi da dover star sdraiate davanti al portone, chiuso dagli uscieri anche per la concomitanza con un'altra protesta indetta dai balneari.

Due le priorità al centro delle richieste dei disabili: un’applicazione uniforme in tutta la Toscana delle norme per l’assegnazione dei fondi regionali del progetto Vita indipendente che, stando ai loro racconti - varia molto da una Asl all'altra - e soprattutto maggiori risorse rispetto ai 9 milioni di euro stanziati attualmente.

"Chiediamo di poter vivere come tutte le persone senza disabilità e senza venire reclusi in un istituto o in case famiglia - hanno spiegato i manifestanti - Fra di noi ci sono persone che non possono, da sole, neppure grattarsi il naso. Attraverso il progetto vita indipendente possiamo invece organizzare la nostra assistenza in modo autonomo. Ma servono le risorse regionali e 9 milioni di euro sono insufficienti visto che tante persone restano escluse dai progetti".

I disabili hanno lamentato anche di non essere stati invitati dall’assessore regionale Stefania Saccardi ad un incontro già avvenuto con altre associazioni. Ma l’assessore, giunta sul posto, ha immediatamente fissato un nuovo incontro per il 12 novembre, ricordando che, proprio per garantire la prosecuzione del progetto vita indipendente, la Regione ha già inserito altri 9 milioni di euro nel bilancio 2016 e sta promuovendo nuovi bandi per l'accesso al Fondo sociale europeo.


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