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Politica giovedì 14 maggio 2015 ore 14:05

"Diamo alle imprese il reddito di cittadinanza"

Servizio di Tommaso Tafi

Questa la proposta lanciata dal candidato governatore Giovanni Lamioni, accompagnato dal segretario Udc, Cesa: "Al ballottaggio tutti contro Rossi"



FIRENZE — Il numero uno dell'Udc a livello nazionale non ha dubbi: il laboratorio politico che si è creato in Toscana attorno alla candidatura di Giovanni Lamioni può essere replicato con successo a livello nazionale dopo il voto. Anche perchè al momento l'Udc ha i piedi in due scarpe. A Roma, dopo aver confluito nel gruppo Area Popolare insieme a Ncd, sta con Renzi e con il governo, in Toscana si schiera come alternativa a Rossi.

"Sarebbe da irresponsabili - ha spiegato Cesa - non dare un forte sostegno, come abbiamo fatto finora, al governo". Allo stesso tempo però il segretario ha ribadito con forza. "L'Udc è qui - ha detto dall'hotel Baglioni di Firenze - accanto a Lamioni, per un'alternativa sia alla sinistra da sempre al governo della Toscana, che al populismo della Lega di Salvini".

Una posizione scomoda, ma che può essere sanata dopo il voto. "Area Popolare è una start up come l'ha definita Alfano - ha detto Cesa -. Io penso che dopo le elezioni regionali bisognerà ricomporre tutto questo mondo che fa riferimento al partito popolare europeo".

"Siamo partiti in molte regioni - ha spiegato il segretario - ora, bisogna continuare dopo queste elezioni, mettendo insieme non solo Udc e Ncd, che sarebbero ben poca cosa ma tutti i partiti che fanno riferimento al partito popolare, anche i movimenti civici che sono tanti in tutta Italia".

Come quelle che sostengono Lamioni in Toscana. Un Lamioni che ha approfittato per sferrare un duro attacco a Rossi il giorno dopo la firma dell'accordo sulla Tirrenica. "Con tutto il rispetto è un atto di arroganza, che il governatore come è solito fare, fa sulla testa dei cittadini - ha tuonato Lamioni, anche lui maremmano, -. Venga in Maremma e faccia un referendum per far capire sia alle istituzioni che ai cittadini maremmani se vogliono quell'autostrada o no". 

Anche per la gestione dell'affaire Tirrenica, Lamioni non ha dubbi: "In caso di ballottaggio - ha detto Lamioni - io appoggerò chiunque corra contro Rossi (anche se dovesse essere Claudio Borghi, ndr). Non perchè penso che sarebbe un amministratore migliore, ma perchè ci vuole un taglio netto in Toscana con il passato". 

Lamioni, oltre a benedire l'idea lanciata dai cinque stelle di istituire una commissione consiliare d'inchiesta sul Monte dei Paschi, ha proposto di istituire un reddito d'impresa, sulla scorta di quello di cittadinanza proposto a livello nazionale dal M5S e rilanciato da Rossi a Toscana. "Io faccio una proposta provocatoria, che tanto provocatoria non è - ha detto Lamioni -, che è quella del reddito garantito all'impresa. Per il solo fatto che l'impresa esista, che dia posti di lavoro, dovrebbe essere garantito nella stessa logica un reddito minimo all'imprenditore e alla propria famiglia".


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