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Attualità domenica 14 agosto 2016 ore 10:44

La rivolta per i profughi accolti nelle villette

Arriveranno 50 profughi nella cittadina di Capalbio, il sindaco Luigi Bellumori fa sapere che non è un problema ma ci vorrebbe più confronto



CAPALBIO — Ed è botta e risposta tra il sindaco di Capalbio Luigi Bellumori e l'assessore regionale all'immigrazione Vittorio Buglio sull'arrivo dei profughi.

"Che i migranti  arrivino a Capalbio non è un problema, ma occorre capire la quantità e la localizzazione. E' la prima volta che un Comune,
attraverso il proprio Sindaco, fa richiesta di accesso agli atti
di gara. Saranno svolte, anche attraverso anche la petizione dei
cittadini, tutte le azioni di confronto con le Istituzioni e con
il Ministero. Questo per far sì che questa sia un'opportunità e
non occasione di scontro o di protesta". Così il sindaco di Capalbio Luigi Bellumori sull'arrivo di cinquanta migranti nella cittadina di mare grossetana.
"Credo che la politica non possa e non debba abdicare sempre
alle pressioni - ha detto il sindaco -. Sarebbe utile che le
istituzioni parlino e si confrontino. Il sindaco giura sulla
Costituzione ma risponde alla propria comunità: a quella deve
rendere conto circa quanto accade sul territorio, se lede una
storia o un brand. Ci sono luoghi come Cortina, Capri, Portofino
e Capalbio che possono promuovere l''accoglienza e l''integrazione
senza ledere quell'immagine e quel brand che negli ultimi 30 anni ne ha determinato la fortuna".

Secondo l'assessore alla presidenza e all'immigrazione Vittorio Bugli invece accogliere queste persone, in una realtà come quella di Capalbio, potrebbe essere un'opportunità di diventare esempio di accoglienza.

"La vicenda che interessa Capalbio – dice Bugli - è comune a tante altre realtà toscane. Posso capire che una cosa del genere possa creare qualche preoccupazione, però è altrettanto vero che in una situazione così complessa è opportuno che tutte le comunità diano il proprio contributo accogliendo nuclei non grandi di migranti, secondo la filosofia del modello toscano dell'accoglienza diffusa".

Capalbio ha la fama di essere una località vip di villeggiatura. "Lo sappiamo bene – prosegue l'assessore - è una delle mete più esclusive toscane, ma sono sicuro che la popolazione, peraltro di elevato livello culturale e alte responsabilità sociali, ha tutte le caratteristiche per rispondere all'accoglienza, magari telefonando al numero telefonico creato dalla Regione per offrire accoglienza in famiglia, oppure mettendo a disposizione abitazioni sfitte o non occupate. Sono altrettanto sicuro che il sindaco, persona dinamica e intraprendente, potrà lavorare insieme alla comunità per trovare soluzioni alternative se quella prospettata dalla prefettura, che peraltro non mi pare sia ancora definitiva, non trova gradimento. E se questo avvenisse credo troverebbe attenzione da parte del Prefetto".


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