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Attualità giovedì 19 aprile 2018 ore 18:00

Bulli in classe: "Qualcuno perderà l'anno"

Lo ha dichiarato il preside della scuola lucchese dove un docente è stato minacciato da alcuni studenti e i video delle offese sono finiti sul web



LUCCA — Si terrà domani il consiglio di istituto dell'Itc Carrara che dovrà valutare i provvedimenti disciplinari contro i tre studenti che hanno sbeffeggiato, minacciato e offeso a più riprese il loro professore di italiano, un uomo di 64 anni, mentre alcuni compagni riprendevano le scene con i cellulari e poi postavano i video sul web. Dopo alcuni accertamenti della Digos, i tre sono stati individuati e indagati per violenza privata aggravata in concorso dalla procura del tribunale dei minori mentre la polizia postale sta identificando coloro che hanno pubblicato sulla Rete i video, divenuti ben presto virali con migliaia di visualizzazioni.

"Qualcuno perderà sicuramente l'anno scolastico ma non tutti - ha dichiarato all'Ansa il preside, Cesare Lazzari - La scuola deve rappresentare anche un'occasione di crescita e di recupero. Ovviamente ci saranno delle punizioni ma non va fatta di tutta l'erba un fascio. Con le famiglie abbiamo deciso di lasciare i ragazzi a casa per qualche giorno: bisognerà valutare le posizioni dei singoli. Ho parlato con il professore, è sconvolto, ma ci sono ancora diverse cose da chiarire, compreso il contesto. Quella classe aveva dato problemi in passato ma di rilevanza assai inferiore e alcuni piccoli episodi erano stati sanzionati. Il protagonista di uno dei video era già stato allontanato dalla scuola per tre giorni. Sembra però che questi provvedimenti abbiano funzionato da detonatore e siano stati presi come una sorta di sfida da alcuni ragazzi".

L'istituto peraltro aveva già preso in esame la situazione dei ragazzi in questione, lavorando per far sì che continuassero il percorso scolastico e cercando di convincerli a cambiare orientamento.

"Con il loro gesto  sembra quasi che abbiano cercato di farsi buttare fuori - ha detto il preside - Sia chiaro, non voglio difendere nè giustificare nessuno ma  bisogna valutare".

La vicenda ha scatenato commenti e reazioni a tutti i livelli così come altri episodi di bullismo avvenuta avvenuti in una scuola di Velletri.

La ministra dell'istruzione Valeria Fedeli ha dichiarato che di fronte a fatti del genere i ragazzi dovrebbero essere sospesi e sanzionati fino a non essere ammessi agli scrutini finali, non solo quelli che hanno minacciato e offeso i docenti ma anche coloro che hanno realizzato i video e li hanno poi diffusi sul web.

"Un segnale di severità è opportuno ma serve un'analisi molto più profonda - ha commentato invece l'assessore regionale all'istruzione Cristina Grieco - Dirigenti scolastici del primo ciclo, quindi delle scuole primarie, raccontano di genitori che criticano apertamente i docenti, spesso anche davanti ai bambini. E' evidente che c'è un problema di delegittimazione, della mancanza del riconoscimento dell'autorevolezza della scuola da parte dei ragazzi".

"E' necessario rinsaldare l'alleanza educativa fondamentale scuola-famiglia - ha concluso Grieco - Come Regione non abbiamo competenza su sanzioni e provvedimenti disciplinari, ma finanziamo molti interventi sui territori per il contrasto al disagio e per l'inclusione scolastica. Continueremo a lavorare insieme all'Ufficio scolastico regionale su questi fronti per cercare di migliorare le cose".


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