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Attualità giovedì 20 agosto 2015 ore 14:40

Bandiere a lutto contro la ferocia dell'Isis

CRISTINA GIACHI SU BANDIERE A LUTTO PER UCCISIONE KHALED AL ASAAD servizio

A Firenze e in tutta la Toscana bandiere listate a lutto per onorare Khaled al Asaad, direttore del sito archeologico di Palmira decapitato dall'Isis



TOSCANA — Il mondo dell'arte e della cultura piange Khaled al Asaad, torturato e ucciso dall'Isis a Palmira

Per condannare la barbarie del Califatto e per non dimenticare l'archeologo 82enne che per cinquant'anni ha custodito il sito archeologico siriano, il presidente nazionale dell'Anci, Piero Fassino, ha lanciato un appello: "In tutte le città italiane i musei e le istituzioni culturali espongano bandiere a lutto: è il modo per onorare Khaled Al Assaad ed esprimere il rifiuto e la esecrazione della ferocia assassina dell’Isis". 

Anche nei musei fiorentini bandiere a lutto. Come ha spiegato la vicesindaca di Firenze, Cristina Giachi, a margine di una conferenza stampa: "Spegneremo il Biancone e metteremo un drappo nero a Palazzo Vecchio per l'uccisione dell'archeologo di Palmira. Colpire l'arte la cultura è un modo per colpire al cuore all'identità dei popoli."

Con un post su Facebook anche il sindaco di FirenzeDario Nardella, si unisce al coro contro la barbarie del fondamentalismo: "Orrore e condanna ferma per la brutale uccisione di Khaled Asaad, l’82enne archeologo siriano che ha difeso fino alla morte i beni archeologici di Palmira, in Siria, contro la ferocia dei terroristi dell’Isis. Era innamorato della sua terra e delle sue rovine, patrimonio dell’umanità, e non ha chinato la testa di fronte ai barbari".

Un minuto di silenzio anche alle feste dell’Unità toscane: "Dalle nostre feste questa sera arrivi forte il nostro no alle barbarie", dicono Dario Parrini e Antonio Mazzeo, segretario e vicesegretario regionali del Pd in Toscana, invitando le feste toscane dell’Unità ad unirsi con un minuto di silenzio al Pd nazionale contro l’assassinio di Khaled al-Asaad, direttore del sito archeologico di Palmira, per mano dell’Isis. "Bisogna trovare la forza - dicono Parrini e Mazzeo - per reagire all’orrore e il luogo in cui rappresentare la nostra reazione sono proprio le centinaia di feste dell’Unità che popolano il nostro territorio. Sono le nostre feste il punto da cui ripartire per lanciare la speranza affinché la diplomazia ritrovi un ruolo prima possibile e lo scenario in quelle aree devastate da questa furia barbara e iconoclasta, possa essere diverso".

La proposta di Fassino ha già raccolto molti consensi, a cominciare da quelli del premier Matteo Renzi e del ministro Dario Franceschini. "Non rassegnarsi alla barbarie, mai", ha scritto il primo ministro su Twitter. 


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