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Politica domenica 19 febbraio 2017 ore 11:20

Renzi si è dimesso da segretario del Pd

Matteo Renzi

Nel corso dell'assemblea nazionale del Pd, l'ex premier si è dimesso da segretario dando il via al procedimento per la convocazione del congresso



ROMA — L'assemblea nazionale del Pd è stata convocata per decidere modalità e tempi del congresso anticipato del partito chiesto a gran voce dalla minoranza. Ma proprio sui tempi si è consumato negli ultimi giorni l'ennesimo scontro condito dalle solite minacce di scissione: i renziani vorrebbero un congresso-lampo da chiudere prima delle elezioni amministrative di giugno, la minoranza un congresso dai tempi più lunghi, aperto da una conferenza programmatica e con un adeguato coinvolgimento dei circoli territoriali per consentire agli altri tre candidati alla segreteria (Enrico Rossi, Michele Emiliano e Roberto Speranza) un'adeguata campagna in tutte le province italiane.

Durante il suo intervento in assemblea Renzi ha in pratica accusato la minoranza di ció che la minoranza contesta a lui. "Io non voglio la scissione ma peggio della scissione c'è il ricatto - ha poi detto Renzi - Fermiamoci, fuori ci prendono per matti. Facciamo il congresso nei tempi statutari e intanto il governo Gentiloni vada avanti".

"Tutti si sentano a casa nel Pd - ha detto ancora Renzi - Ora che mi sono dimesso non potete chiedermi di non candidarmi per evitare la scissione. Chiedo a tutti di mettersi in gioco. Io non accetto che qualcuno pensi di avere il copyright della parola sinistra. Anche se non canto bandiera rossa penso che il Pd abbia un futuro che non è quello che altri immaginano".

L'assemblea è poi proseguita con gli altri interventi. Alla fine verrà votato un documento che dovrà fissare il calendario del congresso. Per quanto riguarda le regole, il presidente del Pd Orfini ha dichiarato che la direzione del partito a maggioranza renziana ha deliberato di applicare quelle del congresso 2013.


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