Attualità giovedì 20 novembre 2014 ore 13:30
Argine del Carrione ricostruito su quello vecchio
Costruito nel 2007 non è mai stato collaudato. Clamorosi risultati per l'inchiesta della Regione sull'argine crollato che ha provocato l'alluvione
FIRENZE — L'argine del torrente Carrione è stato realizzato in maniera diversa dal progetto presentato al genio civile, nessuno ha approvato le modifiche e questa difformità potrebbe essere all'origine, come causa o quanto meno concausa, del crollo che ha causato l'alluvione di Carrara del 5 novembre scorso.
Il nuovo
muro di contenimento, nel dettaglio, sarebbe stato costruito appoggiandolo sopra a quello vecchio e non al posto dello stesso che avrebbe dovuto essere
demolito. Non solo. Nessun collaudo statico dell'opera è stato mai fatto. Esiste solo un certificato di conformità firmato dallo stesso progettista e
direttore dei lavori, a differenza di quanto previsto dalla legge.
Sono questi i risultati dell'inchiesta amministrativa sulla rottura dell'argine effettuata della commissione regionale istituita dopo il disastro, illustrati ai mezzi di informazione dal presidente della Regione Enrico Rossi. Il governatore ha poi accusato
senza mezzi termini la Provincia di Massa Carrara oltreché il locale
genio civile annunciando che il dirigente allora responsabile, poi
trasferito all'Autorità di bacino del Magra, sarà rimosso da tutti i
suoi incarichi.
"Per quanto ci riguarda - ha tenuto a sottolineare Rossi - è evidente
che ci sia stata superficialità e incompetenza. Chiedo che anche gli
altri enti, Provincia e Comune, si comportino di conseguenza come
abbiamo fatto noi".
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