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Cronaca sabato 26 marzo 2016 ore 11:33

Baby Gang il terrore, parlano le vittime

Banda di minorenni terrorizza da anni coetanei aretini. Minacce, episodi di violenza, uso anche di armi. La testimonianza di due vittime e l'appello dei loro genitori



AREZZO — È allarme bullismo in città e un gruppo di genitori dei ragazzi aretini ha deciso di parlare dopo una lunga serie di episodi accaduti fuori dai cinema, all’interno delle scuole, nei parchi cittadini e, addirittura, all’interno degli autobus. I responsabili degli atti di bullismo sarebbero una quindicina di diverse nazionalità, tutti o in buona parte minorenni. Sono le Baby Gang che per combattere la noia aggrediscono, violentano, derubano. Agiscono alla luce del sole armati di coltelli e pistole giocattoli modificate, quasi sempre maschi, ma il fenomeno sta aumentando anche tra le femmine. “Speravo che non guardandogli non mi ci fosse successo niente, ad un tratto mi sento arrivare due pugni da dietro, tento di scappare e uno mi colpisce al piede facendomi cadere, mi sale sopra e mi picchia violentemente al volto”, ha raccontato un ragazzo. “Ho avuto altri amici che hanno avuto esperienze peggiore, abbiamo paura di andare in giro per la città”, aggiunge l’altro ragazzo. La violenza può prendere forme diverse, l’ultima moda è il knockout game. Incontri qualcuno per strada, gli assesti un bel cazzotto e scappi. Le conseguenze possono essere anche fatali. I magistrati dei Tribunali dei minori avvertono che il fenomeno è in costante crescita e si può arrivare fino all’omicidio. “Abbiamo paura per i nostri figli. Loro sono terrorizzati e i casi sono in aumento, ma molti preferiscono subire, temendo di essere nuovamente picchiati. Chiediamo a chi non ha fatto le denunce di intraprendere questa strada”, ha detto il padre di un ragazzo. “Mio figlio non esce fuori di casa, ha una paura tremenda, noi aspettiamo ancora che qualcuno faccia qualcosa”, aggiunge una madre. 


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