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Attualità mercoledì 03 agosto 2016 ore 08:53

"Trattamento diverso tra Mps e le 4 banche"

Dura critica di Giorgianni, presidente "Vittime salva banche". "La valutazione delle sofferenze di MPS è pari al 33%, quelle delle 4 banche al 17,6%"



AREZZO — "Inaccettabile la differenza di trattamento nel salvataggio di Mps rispetto alla risoluzione delle 4 banche". A dichiararlo è Letizia Giorgianni, presidente dell'associazione "Vittime del Salva banche"

Che aggiunge: "Se il Governo avesse impiegato un decimo dell’impegno profuso verso il Monte dei Paschi di Siena avrebbe potuto risolvere la vicenda delle 4 banche senza danni ai risparmiatori e senza umiliarli ulteriormente con il rimborso forfettario o l’arbitrato. Ci chiediamo perché la valutazione delle sofferenze del MPS sia pari al 33% mentre quelle delle 4 banche è stata del 17,6% (dato di vitale importanza visto che questa stessa valutazione ha determinato l’azzeramento dei risparmiatori).

Andando infatti ad analizzare la qualità delle sofferenze delle 4 banche - continua Giorgianni - scopriamo infatti che è di gran lunga superiore rispetto a quella di Mps: il fattore determinante nel valorizzare questo tipo di crediti sono le garanzie ipotecarie, come riconosce la stessa Banca d’Italia in sede di risoluzione nel valorizzare al 25% i crediti ipotecari e l’8% quelli chirografari. Nel caso di MPS abbiamo crediti ipotecari per il 44% del totale delle sofferenze e il 56% di crediti chirografari, mentre per le quattro banche abbiamo un risultato inverso pari al 56,6% di crediti ipotecari e di soli 43,4% i chirografari.

Di conseguenza - conclude la presidente - visto la diversa qualità delle sofferenze, usando lo schema MPS ed applicando il modello Banca Italia, i crediti in sofferenza di Etruria e co. sarebbero state valorizzate al 38% , con una plusvalenze pari a 1730 milioni in grado di coprire per intero il debito verso il fondo di risoluzione  e la conseguenza di far rimanere le obbligazioni subordinate nelle banche ponte e normalmente rimborsate a scadenza. Sarebbe persino rimasto valore anche per gli azionisti e di certo non sarebbe partito il domino della perdita di fiducia che sta facendo crollare il sistema".


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