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Attualità domenica 28 giugno 2020 ore 18:35

​Micio affetto da un raro virus morde la padrona

gatto

Il gatto poi è morto. Era positivo al Lyssavirus, diverso dal virus della rabbia classica e isolato una sola volta nel mondo. Interviene il Ministero



AREZZO — Ci mancava il Lyssavirus. E invece il nome di questo virus si è imposto all'attenzione del Centro di referenza nazionale per la Rabbia dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie che lo ha isolato su un campione di cervello di un gatto inviato dall'Istituto zooprofilattico di Lazio e Toscana. Lo fa sapere la Regione Toscana che, insieme al Ministero della Salute, ha già costituito un gruppo tecnico scientifico che si è già riunito.

Sì, perché il gatto in questione ha morso la proprietaria residente nel comune di Arezzo. Il felino, che poi è morto, è risultato appunto positivo al Lyssavirus, tipico dei pipistrelli e diverso al virus della rabbia classica. La rabbia classica è, infatti, generalmente trasmessa dai carnivori domestici e selvatici e gli ultimi casi erano stati segnalati in Italia nella volpe rossa, dal 2008 al 2011. L’Italia è ufficialmente indenne dal 2013.

Prima del caso di Arezzo, questo specifico Lyssavirus era stato rinvenuto una sola volta, a livello mondiale, in un pipistrello del Caucaso nel 2002, senza che ne fosse mai stata confermata la capacità di infettare animali domestici o l’uomo. Proprio per la novità del caso, è intervenuto anche il Ministero.

Al momento, spiega la Regione, non ci sono evidenze di trasmissione da animale a uomo. Sulla base dell’esperienza maturata da casi simili in altri Paesi, per virus analoghi, fanno sapere dal Ministero della salute, la capacità di trasmissione dal serbatoio naturale ad un’altra specie rappresenta un evento estremamente limitato, a cui non fa seguito una diffusione epidemica.

Intanto le persone che sono entrate in contatto con il gatto positivo al Lyssavirs sono state sottoposte a profilassi post-esposizione. Si tratta, spiega una nota della Asl di Arezzo, di tre componenti del nucleo familiare e del veterniario: tutti, spiega l'azienda, sono stati vaccinati e sottoposti alla profilassi con immunoglobuline specifiche. Nessuno di loro, a quanto risulta, presenta sintomi particolari. Inviata anche una comunicazione al Comune di Arezzo, affinché vengano adottati i provvedimenti sanitari a carattere territoriale.

"Siamo in costante contatto con il Ministero per monitorare la situazione, che è sotto controllo - ha detto l'assessore al diritto alla salute della Regione Toscana Stefania Saccardi - Questa è la dimostrazione che il nostro sistema funziona bene, perché abbiamo individuato il caso immediatamente e messo subito in atto tutte le misure necessarie".


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