Ambulanti all'assalto, sindaco se ne va scortato

Alta tensione in consiglio comunale per la protesta dei commercianti di piazza dei MIracoli. Filippeschi costretto a lasciare l'aula con la polizia

PISA — A scatenare l'ira degli ambulanti è stato il mancato ritorno delle bancarelle in piazza del Duomo per il protrarsi dei lavori di restauro del museo delle Sinopie. Una situazione molto contestata dai commercianti, il cui timore principale è che il trasloco da piazza dei Miracoli non sia provvisorio ma definitivo. Il tutto senza che sia stato sottoscritto un accordo preventivo fra il Comune e le associazioni di categoria sulla collocazione alternativa.

Attualmente le bancarelle che vendono souvenir sono situate in una piazza adiacente a quella del Duomo. Una sistemazione che, a detta dei commercianti, avrebbe fatto crollare gli incassi.

L'irruzione dei titolari delle bancarelle in consiglio comunale ha comportato l'interruzione dei lavori per quasi un'ora. I commercianti hanno scandito slogan innalzando cartelli contro l'amministrazione. Poi si sono avvicinati allo scranno dei sindaco Marco Filippeschi che ha deciso di lasciare l'aula accompagnato da polizia e vigili urbani.

Forte riprovazione è stata espressa dal governatore Enrico Rossi: "Non c'è protesta, neanche la più legittima - ha dichiarato il governatore - che possa tradursi in atteggiamenti violenti contro gli amministratori".

"E' un atto inqualificabile - ha commentato il consigliere regionale del Pd Antonio Mazzeo - Un gesto grave che lede la dignità e il lavoro di persone come il sindaco di Pisa e il presidente del Consiglio comunale Daniele del Torto che, in questi anni, hanno provato a risolvere il problema".

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