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Attualità mercoledì 05 novembre 2014 ore 12:35

Rossi: "A Carrara già interventi per 30 milioni"

Foto di Federico Bogazzi (Twitter)

Il presidente della Regione nelle zone dell'alluvione: "La Toscana ha sempre speso quanto ha potuto, con aiuto Governo potremmo fare di più"



FIRENZE — Due anni dopo Carrara è di nuovo finita sott'acqua. E in molti hanno subito puntato il dito sulla insufficiente prevenzione nella zona dell'alluvione. Parole di fronte alle quali il presidente della Regione Enrico Rossi ha voluto fare il punto della situazione prima di partire alla volta della cittadina tirrenica.

"Noi abbiamo speso 30 milioni di euro per opere che sono state fatte - ha detto - Anche sul Carrione ci sono state opere che hanno interessato la zona della ferrovia, che era troppo bassa e interventi tra la ferrovia e l'Aurelia che devono andare in esecuzione. Stavolta hanno rotto gli argini a valle della ferrovia, dove non sembravano esserci problemi di questo tipo". 

"Altrove gli argini hanno invece retto - ha aggiunto - Continueremo a lavorare e spendere quanto prima. Questa zona è stata davvero martoriata e episodi che avevano cadenza trentennale oggi sono biennali". 

Nel pomeriggio la Regione la diffuso l'elenco degli interventi eseguiti fino ad oggi per la messa in sicurezza del territorio di Massa Carrara. Fra consolidamento di argini, ripristini di reticoli idraulici, attraversamenti e opere di viabilità, le opere sono in tutto 42 per un totale di 31 milioni e 200mila euro.

In particolare, 36 sono le opere avviate, di cui 15 già concluse e 21 quelle in corso. Restano ancora da iniziare 6 interventi per difficoltà di natura tecnica e burocratica.

Oltre a queste 42, ci sono due opere che la Regione ha commissariato un mese fa. Risalgono al dopo alluvione 2003, i cantieri devono ancora essere aperti e riguardano il consolidamento degli argini sul torrente Carrione a monte dell'abitato di Carrara. Costo: 1 milione e mezzo di euro.

Riguardo le opere post evento 2012, tra i lavori conclusi c'è il ripristino del reticolo idrografico dei corsi d'acqua a monte degli affluenti del Ricortola collassato a seguito dell'alluvione (700mila euro). Ente attuatore: l'Unione dei Comuni della Lunigiana, lo stesso che ha ultimato gli interventi di regimazione idraulica e di consolidamento delle arginature del torrente Lucido e del torrente Aulella per gli abitati di Gragnola e Casetta (800mila euro). Il consolidamento dell'argine del Carrione in località Pontecimato (250mila euro) è stato invece realizzato dalla Provincia di Massa.

Tra i lavori in corso, il ripristino e il consolidamento dell'argine in sinistra idraulica del torrente Parmignola (3 milioni e 270mila euro) che sta realizzando il Comune di Carrara e il ripristino e la messa in sicurezza della viabilità in località Candia, distrutta dopo l'alluvione del 2012, mediante opere strutturali e di regimazione idraulica (4 milioni e 750mila euro) che sta realizzando il Comune di Massa; ancora, il Comune di Carrara sta portando avanti l'adeguamento del restringimento idraulico causato dal ponte della via litoranea (1 milione di euro), il ripristino del reticolo idrografico collassato con la realizzazione di opere di trattenuta sui fossi Botria, Spondarella, Acqua Fiora e Montelivero con il ripristino della sede stradale (1 milione e 500mila euro), il ripristino del reticolo idrografico collassato con la realizzazione di opere di trattenuta sui fossi Fossatella, Combratta, Montecchia e sul carrione ramo di Colonnata in località Mortarola (1 milionee 100mila euro).

C'è la progettazione in corso per gli interventi di messa in sicurezza delel aree a elevato rischio idraulico lungo il torrente Aulella , i quartieri Gobetti di Aulla e Pallerone) a cui sta lavorando il Comune di Aulla (1 milione e 200mila euro); la Provincia di Massa sta progettando i due lotti dei lavori di ripristino delle arginature del Canal Magra con l'adeguamento delle casse di espansione (4 milioni di euro).

Il governatore si è quindi augurato che "non accada altro" considerando che la perturbazione dovrebbe interessare anche altre zone della Toscana. Rossi ha infine ricordato che per la prevenzione del dissesto idrogeologico, "la Toscana ha speso ogni anno quello che poteva spendere, circa un centinaio di milioni di risorse quasi del tutto nostre. Questa spesa la si potrebbe anche aumentare se ci fosse anche un intervento del Governo, che spesso io ho chiesto".


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Dichiarazione di Enrico Rossi
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